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ROMA Sassi contro i Carabinieri dal campo rom: arresti e denunce

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ROMA Sassi contro i Carabinieri dal campo rom: arresti e denunce

ROMA Sassi contro i Carabinieri dal campo rom: arresti e denunce.

ROMA Sassi contro i Carabinieri dal campo rom. L’episodio ha preso avvio questa mattina sul Grande Raccordo Anulare. Finiti in manette due uomini, 25 e 26 anni, entrambi di origine bosniaca. I due sono stati acciuffati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, supportati dai colleghi della Stazione Roma San Paolo, dopo un inseguimento durato 11 chilometri. A bordo di una Skoda Fabia, non si erano fermati al posto di blocco in Via Giustiniano Imperatore, ma avevano imboccato a forte velocità il GRA, in direzione del campo rom di via Luigi Candoni.

Durante la fuga, l’uomo alla guida ha compiuto numerose manovre spericolate, pericolose sia per lui che per gli altri utenti della strada. Una di esse ha causato il tamponamento di un mini-suv, con alla guida una 59enne romana, rimasta illesa.

I Carabinieri hanno subito chiesto ausilio alla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Roma, che ha fatto convergere altre pattuglie del Nucleo Radiomobile di Roma. Arrivati all’uscita «Parco de Medici», l’auto è entrata nell’insediamento nomadi, dove i due occupanti si sono dileguati a piedi facendo perdere proprie tracce. Giunte sul posto, le pattuglie sono state oggetto, da parte di una 22enne, di lancio di sassi, per fortuna evitati dai militari alla guida.

I Carabinieri intanto hanno proseguito le ricerche dei fuggiaschi, infine bloccati nell’area boschiva adiacente al campo nomadi. L’autovettura, sprovvista di copertura obbligatoria assicurativa, è stata sequestrata. Gli arrestati sono stati accompagnati in caserma, dove saranno trattenuti in attesa del rito direttissimo. Per la 22enne è invece scattata la denuncia in stato di libertà, per resistenza a pubblico ufficiale.

INTANTO DURO COLPO DEI CC ALLE PIAZZE DI SPACCIO ROMANE

Cronaca

Carabiniere accusa collega di molestie e minacce con mitra al processo con paravento.

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Carabiniere accusa collega di molestie e minacce con mitra al processo con paravento.

#ScandaloNelleForzeDell’Ordine: Una carabiniera accusa il collega di molestie durante i pattuglie notturne! 😲

L’Incubo Durante i Servizi Condivisi

Una giovane carabiniera ha deciso di rompere il silenzio e denunciare il collega per presunte molestie ripetute e minacce, accadute proprio mentre erano in servizio insieme. Immagina la tensione in un’auto di pattuglia, dove avances inaspettate e tocchi indesiderati hanno trasformato il lavoro in un vero incubo.

L’Udienza Protetta e le Accuse Shock

In un’udienza a porte chiuse al tribunale di Latina, la donna ha richiesto un paravento per evitare di incrociare lo sguardo dell’imputato, alimentando la curiosità su quanto possa essere stato traumatico l’accaduto. Ha raccontato di messaggi insistenti sul cellulare, proposte di rapporti sessuali e gesti intimidatori come una mano sulla coscia, nonostante i suoi disperati tentativi di fermarlo.

Gli Effetti Devastanti sulla Vittima

La carabiniera ha descritto come questi episodi l’abbiano spinta in uno stato di stress e ansia profondi, tanto da attirare l’attenzione della sua comandante. Quest’ultima ha avviato un procedimento d’ufficio, lasciando tutti a chiedersi: quanto è diffusa una cultura di silenzio in ambienti come le forze dell’ordine?

La Controffensiva della Difesa

Ma c’è un colpo di scena che rende la storia ancora più intrigante: la difesa dell’imputato ha puntato il dito sulla vittima, contestando la sua coerenza. Senza una denuncia formale e con messaggi affettuosi che sarebbero stati cancellati, i dettagli misteriosi potrebbero cambiare tutto – o no?

Il Processo Si Infiamma

Il caso è tutt’altro che concluso, con l’udienza aggiornata all’11 settembre per ascoltare la testimonianza della comandante. Riuscirà a emergere la verità? Non perdere gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso! 😮

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Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

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Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

#IncredibileSerieDiControlli #LocaleSottoFuoco Un locale che subisce un’ispezione ogni tre giorni: scopri la storia di denunce e battaglie legali che sta facendo impazzire i residenti!

Gli Accertamenti Senza Fine

Immaginate un locale che, negli ultimi cinque anni, è stato sottoposto a oltre 710 controlli: un ritmo serrato che equivale a un’ispezione ogni tre giorni. Tutto nasce dalle continue denunce e segnalazioni dei residenti della zona, che hanno trasformato questo posto in un vero e proprio campo di battaglia burocratica.. Cosa avrà mai fatto per attirare tanta attenzione?

La Battaglia del Gestore

Al centro di questa tempesta c’è Diego Giannella, il gestore del locale, che non ci sta e ha presentato ricorso per difendere la propria attività. Ma quali segreti si celano dietro queste ispezioni a raffica? Scopri come questa storia potrebbe riservare colpi di scena inaspettati!

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