Politica
GOVERNO Italia Viva contro quota 100

GOVERNO Italia Viva contro quota 100. La maggioranza torna a discutere della misura presa dal precedente governo e sempre cara al Movimento 5 stelle anche col cambio di alleanza parlamentare.
Peccato però che quota 100 non piace a Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi dopo essere stato il più grande sponsor nel Pd dell’asse giallorosso ne è diventato il più insidioso critico interno. Il deputato Luigi Marattin ha dichiarato: «A fronte del fatto che le risorse per la legge di bilancio 2020 non sono ancora del tutto definite Italia Viva propone l’abolizione totale di Quota 100. Perché si tratta della politica più ingiusta degli ultimi 25 anni, perché spende risorse ingenti a carico dei giovani lavoratori. In sua sostituzione proponiamo di rendere strutturale l’Ape Social per consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi e usuranti e non a tutti».
Immediata la risposta della ministra del Lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo del M5s: «Quota 100 non si tocca. È una misura sperimentale che scade nel 2021 e come tale va portata a termine senza fare modifiche. Con i sindacati mi sono impegnata espressamente ad avviare subito un confronto su come rendere il nostro sistema pensionistico più equo. Lo faremo e proprio per questo le cose restano come stanno».
A difesa della misura si è schierato anche Matteo Salvini. Il leader della Lega su questa riforma ha investito buona parte della sua esperienza di governo. «Renzi propone l’abolizione totale di quota 100. È solo l’ultima follia del governo delle poltrone che ha annunciato nuove tasse su gasolio, merendine e denaro contante. Intanto gli sbarchi aumentano e la politica estera non esiste. Non glielo permetteremo! È ancora più importante essere in piazza a Roma, il 19 ottobre, per mandare l’avviso di sfratto a questi traditori sia dal governo dell’Umbria che da quello del Paese», le parole del leader del Carroccio.
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Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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