Politica
A poche ore dalla manifestazione la Meloni attacca Salvini

ROMA Appuntamento in piazza San Giovanni dalle 15.00 alle 18.00. Sia Lega che FdI raccoglieranno firme a sostegno delle rispettive proposte di legge di iniziative popolare per il presidenzialismo. Ma, nonostante i punti in comune, Giorgia Meloni attacca Matteo Salvini.
Otto treni prenotati e 500 pulmann. Allestiti diversi gazebo per chiedere le dimissioni di Virginia Raggi. Salvini dedicherà parte del suo discorso ai problemi della capitale. Ma gli strali del segretario leghista si concentreranno sul governo giallorosso. A poche ore dall’evento però il clima si surriscalda e la Meloni attacca Salvini criticando la presenza sul palco leghista dei simboli della Lega Salvini premier.
“Fratelli d’Italia, su tutto il territorio nazionale, si sta mobilitando per la grande manifestazione a Piazza San Giovanni. Ci saremo, con le bandiere tricolori, come avevamo promesso e come tutti avevamo annunciato. Mi dispiace però dover scoprire a poche ore dal suo svolgimento che quella che doveva essere una manifestazione di tutti avrà in realtà i simboli della Lega. Addirittura sul palco. Come se fossimo ospiti in casa d’altri, in una piazza che, con passione, abbiamo contribuito a riempire. Peccato, un’altra occasione persa di dimostrare che siamo compatti, di mettere i sogni del nostro grande popolo prima degli interessi del singolo partito”, le parole della Meloni. “È una manifestazione della Lega e c’è il simbolo della Lega. Abbiamo aperto la piazza a tutti ma rimane una manifestazione della Lega: è incomprensibile lo stupore di FdI”, la replica dei leghisti.
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ROMA – AUTISTA BUS AGGREDITO: DISTRUTTI I VETRI DELLA VETTURA
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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