Politica
M5S e Pd contro Renzi: “O Conte o voto”

Il governo giallorosso traballa. Dopo che Matteo Renzi in un’intervista ha fatto intendere che Giuseppe Conte non rappresenta un elemento fondamentale per il proseguimento dell’esecutivo M5S e Pd si schierano contro il leader di Italia Viva.
L’attacco: “Niente di personale, sia chiaro. A me sta a cuore l’Italia non il futuro dell’avvocato Conte”. Poi sui social ha chiarito: “Ribadisco in modo semplice che abbiamo fatto un governo di emergenza che può aiutare il Paese su molte cose a cominciare dalla riduzione degli interessi sul debito”. Ma M5S e Pd non ci stanno e prendono le distanze da Renzi.
La prima risposta è arrivata dal M5S mediante un post su Facebook: “I giochini di palazzo, appartenenti alla vecchia politica, non possono appartenere a questo governo. E se qualcuno ha strane intenzioni deve sapere che non avrà mai il supporto del Movimento. Al centro della maggioranza deve continuare a esserci la lealtà, anche attraverso un confronto franco e acceso”.
Su Twitter anche la replica di Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali: “Repetita iuvant: il governo Conte è l’ultimo di questa legislatura. Chi lo indebolisce con fibrillazioni, allusioni, retroscena di palazzo, fa il gioco della destra. Forse sarebbe ora di smetterla”. Proprio ieri Nicola Zingaretti aveva chiesto supporto ai giallorossi: “Toc toc… C’è qualche altro leader che sostiene e che ha voluto questo governo, che lo difende dalle bugie e dagli attacchi della destra?”. Nel frattempo da Palazzo Chigi fanno sapere che “non ci sono commenti o dichiarazioni da parte del presidente Conte. Ogni dichiarazione o commento attribuito a Conte è da ritenersi infondato”.
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DELITTO MOLLICONE – MINACCE A UNO DEI CARABINIERI CHE HANNO RISOLTO IL CASO
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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