28 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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PRESCRIZIONE Italia viva pronta allo strappo

Il leader di Italia viva Matteo Renzi ribadisce la posizione del suo partito sulla prescrizione: “Decida Conte: se vuole cacciarci basta dirlo. Se vuole tenerci, lavoriamo. Nell’uno e nell’altro caso noi non votiamo il pasticcio prescrizione. Le idee vengono prima delle poltrone”.

Il leader di Italia viva irremovibile sulla prescrizione: “Nel caso in cui in Consiglio dei ministri il compromesso dem-5S dovesse diventare un decreto noi non lo voteremo. L’unica alternativa è che se dovesse arrivare in Aula al Senato dove i voti del nostro gruppo saranno determinanti cercheremo di modificarlo con gli emendamenti. E, nel caso in cui non ci riuscissimo, voteremo contro”.

Secondo Renzi “forzare sulla prescrizione è oggettivamente assurdo in un momento nel quale abbiamo il coronavirus, l’incidente del Frecciarossa, il Pil negativo. La forzatura viene dai giustizialisti, non da noi. Noi non stiamo forzando. Abbiamo solo chiesto di prenderci tempo con il lodo Annibali”. Un anno per trovare le soluzioni mentre “gli altri invece insistono sulla bandierina Bonafede”.

Sulla voce diffusa ieri secondo la quale tre ministri di Italia viva si dimetterebbero e il gruppo Renzi passerebbe all’appoggio esterno il leader risponde: “Noi non vogliamo far dimettere nessuno, vogliamo lavorare”. Quindi precisa: “Se per fare il ministro dobbiamo rimangiare secoli di civiltà giuridica si sappia che non abbiamo problemi a fare un passo indietro. Decida Conte”. Infine Renzi ribadisce: “Lo abbiamo detto quando ancora eravamo nel Pd. Allora addirittura abbiamo detto che la legge Bonafede era incostituzionale e abbiamo posto in aula persino la pregiudiziale di costituzionalità”.

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