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Cronaca

Furto nel parcheggio del centro commerciale: identificati e presi gli autori

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Furto nel parcheggio del centro commerciale: identificati e presi gli autori

Furto nel parcheggio del centro commerciale: identificati e presi gli autori.

Furto nel parcheggio del centro commerciale. Per questo episodio, i Carabinieri della Stazione Roma E.U.R., su ordine del Tribunale – Sezione Gip di Roma, hanno arrestato un 32enne cileno e un 55enne colombiano. Entrambi disoccupati e con precedenti, sarebbero gli autori della rapina avvenuta nel parcheggio del centro commerciale “Euroma2”.

A emettere il provvedimento il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma. Il tutto è arrivato al termine delle indagini, dirette dal Pubblico Ministero del pool della Procura. Quest’ultimo infatti si occupa, tra le altre cose, proprio di reati contro il patrimonio.

Gli inquirenti sono riusciti così a dare un volto ai malviventi che, il pomeriggio del 6 febbraio infransero il finestrino di un’autovettura parcheggiata all’interno delle aree di sosta del centro commerciale. Dopo aver asportato un giubbotto da donna, avevano provato poi a dileguarsi a bordo di un veicolo. Fuga poi riuscita, non prima di aver tentato di investire il personale di vigilanza e forzato la sbarra dell’uscita dall’area parcheggi.

A loro i Carabinieri sono arrivati grazie alla descrizione fornita dai presenti e alla minuziosa analisi delle immagini di videosorveglianza dell’area.

Per il 32enne è scattato il trasferimento presso il carcere di Regina Coeli, mentre al 55enne è stato comminato l’obbligo di presentazione alla P.G.

INTANTO MANAGER PICCHIATO E RAPINATO AI PARIOLI

Cronaca

Minacce estreme e un arresto per estorsione a Roma

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Minacce estreme e un arresto per estorsione a Roma

MinacceChocInFamiglia: Imprenditore romano terrorizzato dal cognato per mesi!

Le terrificanti minacce quotidiane

Roberto Pompi, il famoso imprenditore della pasticceria romana, ha subito per mesi un’ondata di minacce agghiaccianti dal suo cognato, ora finito in manette. Frasi come “Ti taglio la testa col coltello del pane” o “Ti do 30 coltellate in faccia” hanno trasformato la sua vita in un vero incubo, lasciando tutti a chiedersi come possa arrivare a tanto un membro della famiglia.

Il quadro di violenze e ricatti

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, rivelano un’escalation di estorsioni e soprusi. Il 41enne, già noto alle forze dell’ordine per reati come resistenza, lesioni e porto abusivo di armi, ha approfittato dei legami familiari per pretendere soldi. Minacce come “È vero che mi faccio la galera, ma io ti sfregio a vita” o “Voglio tutti i soldi” si sono susseguite senza sosta, mentre lui continuava a vivere di indennità di disoccupazione dall’Inps.

La dipendenza e i tentativi falliti

Dipendente da alcol e droghe fin da giovane, l’uomo era stato aiutato più volte da Pompi e sua moglie, che lo avevano persino assunto nell’azienda familiare. Ma tutti gli sforzi sono andati in fumo: i 30mila euro forniti per avviare un’attività sono stati sperperati, e lui non ha rispettato alcuna regola. Le richieste di denaro si sono intensificate, trasformando ogni rifiuto in una nuova minaccia.

L’esplosione del terrore

A gennaio, il rifiuto di Pompi di usare il marchio familiare per un locale a Ostia ha scatenato l’inferno. Il cognato ha evocato “personaggi di elevata caratura criminale”, costringendolo a versare 25mila euro. Le pretese non si sono fermate: in un incontro sotto il negozio a San Giovanni, sono scoppiate grida e insulti, con richieste di altri 70mila euro e la minaccia di mandare complici per estorcere 200mila euro in più. Che incubo – come è potuto arrivare a tanto?

La fine dell’incubo grazie alle indagini

L’ordinanza del gip di Velletri descrive un uomo “privo di freni inibitori” e “senza scrupoli”, che ha aggredito anche la sorella, moglie di Pompi. Solo la denuncia della coppia ha interrotto questa spirale di violenza, portando all’arresto e ponendo fine a un calvario che ha lasciato tutti senza parole.

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I segreti della racchetta di Jannik Sinner: pesa 325 grammi con 28 chili di tensione

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I segreti della racchetta di Jannik Sinner: pesa 325 grammi con 28 chili di tensione

MisteroNelTennis Ecco il segreto esclusivo che rende Jannik Sinner irraggiungibile! #JannikSensation #TennisCuriosità

L’intervista che sta facendo impazzire i fan

Marco Rossani, il team manager degli incordatori della Wilson, ha rivelato in un’intervista imperdibile un dettaglio scioccante sul campione Jannik Sinner. Immagina di essere l’unico al mondo in grado di gestire una combinazione di corde e racchetta che potrebbe cambiare le regole del gioco – ebbene, secondo Rossani, solo Sinner ci riesce!

Cos’è questa combinazione rivoluzionaria?

Parliamo di una setup personalizzato che combina tecnologia avanzata con precisione assoluta, e Rossani non ha dubbi: “Solo Jannik può gestirla”. Questo dettaglio ha acceso la curiosità di migliaia di appassionati, che si chiedono come un giovane talento riesca a dominare il campo con un vantaggio così unico e inaccessibile. Potresti non crederci, ma potrebbe essere la chiave per le sue vittorie epiche!

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