Cronaca
Furto nel parcheggio del centro commerciale: identificati e presi gli autori

Furto nel parcheggio del centro commerciale: identificati e presi gli autori.
Furto nel parcheggio del centro commerciale. Per questo episodio, i Carabinieri della Stazione Roma E.U.R., su ordine del Tribunale – Sezione Gip di Roma, hanno arrestato un 32enne cileno e un 55enne colombiano. Entrambi disoccupati e con precedenti, sarebbero gli autori della rapina avvenuta nel parcheggio del centro commerciale “Euroma2”.
A emettere il provvedimento il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma. Il tutto è arrivato al termine delle indagini, dirette dal Pubblico Ministero del pool della Procura. Quest’ultimo infatti si occupa, tra le altre cose, proprio di reati contro il patrimonio.
Gli inquirenti sono riusciti così a dare un volto ai malviventi che, il pomeriggio del 6 febbraio infransero il finestrino di un’autovettura parcheggiata all’interno delle aree di sosta del centro commerciale. Dopo aver asportato un giubbotto da donna, avevano provato poi a dileguarsi a bordo di un veicolo. Fuga poi riuscita, non prima di aver tentato di investire il personale di vigilanza e forzato la sbarra dell’uscita dall’area parcheggi.
A loro i Carabinieri sono arrivati grazie alla descrizione fornita dai presenti e alla minuziosa analisi delle immagini di videosorveglianza dell’area.
Per il 32enne è scattato il trasferimento presso il carcere di Regina Coeli, mentre al 55enne è stato comminato l’obbligo di presentazione alla P.G.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
Cronaca
Maxi Blitz contro il narcotraffico: 12 arresti shock tra Lazio, Abruzzo e Puglia!

Nelle prime ore di venerdì 25 luglio 2025, la Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione contro il traffico di droga, che ha coinvolto diverse province di Abruzzo, Lazio e Puglia. L’intervento, coordinato dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, ha portato all’arresto di 12 cittadini italiani, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “End to End”, ha consentito di sgominare due distinti gruppi criminali, entrambi specializzati nell’importazione e nella vendita di ingenti quantitativi di droga. Le squadre mobili di Roma, Teramo, Latina, L’Aquila, Frosinone e Foggia, insieme ai reparti prevenzione crimine di Abruzzo, Lazio e Puglia settentrionale, hanno eseguito le misure cautelari e sono attualmente in corso perquisizioni nelle abitazioni e negli altri luoghi riconducibili agli arrestati.
Oltre al traffico di stupefacenti, alcuni degli indagati sono gravemente sospettati di reati ulteriori come estorsione, tentato omicidio e corruzione, aggravando il quadro criminale dell’organizzazione. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore superiore a un milione di euro, ritenuti provento delle attività illecite.
L’azione della Polizia di Stato rappresenta un duro colpo al narcotraffico che alimenta la criminalità nelle regioni coinvolte, confermando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni mafiosi e alla diffusione della droga sul territorio nazionale.
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