28 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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L’annuncio del ministro Speranza: ​”R0 è sceso sotto l’uno”

L’annuncio del ministro della Salute Roberto Speranza: ​”R0 è sceso sotto l’uno”.

Speranza ai microfoni di La7: “L’R0 (il parametro che misura l’attività del contagio) è sceso sotto l’uno. Un risultato straordinario se pensiamo che poche settimane fa eravamo sopra il 3. Resta comunque prematuro fissare date per la riapertura. Alla ripresa ripartiremo dalle cose essenziali come alcune attività produttive. Poi coinvolgeremo le persone. Gli scienziati dicono che il tasso di contagio sia leggermente sotto 1. C’era una moltiplicazione di tipo esponenziale poco tempo fa. La curva cresceva in maniera drammatica. Oggi si può iniziare a programmare il futuro. Ma sempre restando con i piedi per terra. La sfida ancora non è vinta, basta poco per rovinare il lavoro svolto. La situazione è e resta seria e non si può sottovalutare. L’importante è che le misure adottate, che la maggioranza degli italiani hanno rispettato, iniziano a dare qualche risultato. C’è una riduzione degli accessi ai pronto soccorso, in terapia intensiva. Ma non bisogna credere che il nemico sia sconfitto. Siamo in piena battaglia, bisogna continuare ad essere rigorosi. L’unica arma che abbiamo è il distanziamento sociale rispettando le regole”.

Poi ha parlato del dopo. La fase due dovrebbe avvenire in due step. Il primo (dopo Pasquetta) riguarderebbe piccole aperture per le attività produttive. Il secondo (dopo il 4 maggio) interesserebbe una rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite dei cittadini. Sarebbe questo l’orientamento emerso nel vertice tenutosi tra il premier Conte e il comitato tecnico scientifico. Su questo Speranza è chiaro: “La fase 2 sarà necessaria e dovremo convivere con il virus. Dovremo organizzare la nostra vita sociale facendo in modo che ci consenta di uscire un po’ alla volta dal lockdown, dalla clausura a cui ci siamo tristemente abituati. Servirà tempo e gradualità. Serviranno più ospedali Covid e usare le nuove tecnologie. La situazione resta seria e non va sottovalutata. Ma è evidente che negli ultimi giorni le misure adottate stanno dando qualche primo risultato. C’è una riduzione della pressione sui pronto soccorso. La direzione è quella giusta, ma guai a pensare che il nemico sia stato sconfitto”.

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