Dopo cena il ristorante si trasformava in una vera e propria discoteca, dove le persone ballavano accalcate e senza mascherine. Multato il ristoratore e disposta la chiusura dell’attività per 4 giorni.

Dopo cena il ristorante si trasformava in una discoteca, dove le persone ballavano senza mascherine e senza rispettare le misure di distanziamento interpersonale. La Polizia di Stato, al fine di monitorare l’effettivo rispetto delle misure messe in campo per il contrasto e contenimento del Coronavirus cui devono attenersi i gestori delle attività commerciali ed inerenti la movida, hanno effettuato controlli mirati in vari quartieri della Capitale e del litorale laziale. Gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Roma hanno accertato che un noto ristorante sito sull’Appia esercitava l’attività non solo in violazione dei protocolli regionali, in specie quello relativo alla ristorazione, ma anche in contrasto con le disposizioni che impongono ad oggi la chiusura delle attività di intrattenimento danzante, avendo trasformato il suo locale in una vera e propria discoteca. Qui erano infatti presenti circa 250 persone, delle quali circa la metà, una volta terminata la cena, si era messa ballare in maniera accalcata, sprovvista di mascherine e senza rispettare il previsto distanziamento interpersonale. Gli investigatori hanno applicato al gestore le sanzioni previste per il mancato rispetto dei protocolli di sicurezza del Coronavirus e hanno anche disposto la chiusura del ristorante per quattro giorni.

CORONAVIRUS Niente crociere e discoteche fino al 14 luglio