Politica
REFERENDUM Di Maio: “Taglio parlamentari ora o mai più”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Il nostro slogan per il referendum è ‘ora o mai più’ perché votando Sì tagliamo 345 parlamentari. Altrimenti rimane tutto com’è”.
Di Maio: “Al referendum per il taglio dei parlamentari voto SI. Ora o mai più. Abbiamo un numero elevato di parlamentari perché dopo il fascismo i padri costituenti ritennero che così si rappresentassero meglio i cittadini. Ma poi le cose sono cambiate. Uscivamo dal fascismo e i nostri padri costituenti, mancando una solidità delle istituzioni a livello territoriale, pensarono che la presenza di un alto numero di parlamentari rappresentasse meglio tutti i cittadini. Ma da allora a oggi sono nate le Regioni, le Province, i Comuni, i Consigli di quartiere, le città metropolitane e le comunità montane che arrivano al mare. Credo che abbiamo abbastanza rappresentanti e quindi possiamo tagliare qualche parlamentare. Le buone ragioni per il taglio sono anche sul piano del risparmio. Sono 300.000 euro al giorno. C’è chi con molta sufficienza dice siano pochi, io penso che molta gente pur lavorando una vita intera questi 300.000 euro non li ha mai visti in busta paga lorda. In un momento di crisi economica e di crisi pandemica ogni soldo che si può risparmiare lo risparmiamo. Quelli del ‘No’ dicono che sia meglio tagliare lo stipendio dei parlamentari. Noi glielo abbiamo detto per otto anni. Adesso guarda caso per non tagliare la loro poltrona sono disposti a tagliarsi lo stipendio. Benissimo, noi lo facciamo da otto anni. Io stesso ho fatto bonifici per 400.000 euro. Poi c’è stato qualcuno che ha fatto il furbo e lo abbiamo messo fuori. Il nostro voto per il Sì è una questione europea, di futuro e di fiducia nelle istituzioni”.
SALVINI ANNUNCIA DI VOLER DENUNCIARE IL GOVERNO
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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