L’ex tennista Adriano Panatta contro chi nega il coronavirus: “Sono scemi, come si fa a negare l’evidenza”.
Panatta contro chi nega il coronavirus. L’ex tennista aveva già espresso la sua opinione sui social, attirandosi gli attacchi di decine di utenti: “Mi hanno insultato dandomi sia del comunista sia del fascista sostenendo che sono un ‘rimasuglio dittatoriale’. ‘Tornatene in Cile!’ mi hanno scritto sui social. Proprio a me, ma stiamo scherzando. Possono pure insultarmi ma i negazionisti sono scemi. Mettono a rischio tutti noi. Se prendessero piede non ne usciremmo più. Ho visto le immagini di Berlino, tante teste rasate e magliette discutibili e ho pensato: ma questi sono scemi. Come si fa a negare l’evidenza? Ci siamo già dimenticati i camion che portavano via le bare dalle zone rosse? E tutta quella gente che si ammassava in discoteca: una totale mancanza di rispetto per il prossimo. Se aprono le discoteche e la maggior parte delle persone si comporta da idiota, diventa difficile. Anche Flavio Briatore, mio amico, non poteva fermare l’orda. Forse, diciamolo, l’orda andava proprio evitata. Non dobbiamo però diventare uno stato di polizia. Ci sono provvedimenti come l’uso delle mascherine e il distanziamento, basterebbe rispettarli. Anche perché non mi sembra un grande sacrificio, specie rispetto a quello che abbiamo passato durante il lockdown“.
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