Cronaca
20enne investito e ucciso sulla Prenestina, in manette un ex poliziotto
20enne investito e ucciso, l’uomo sarebbe risultato positivo ai test per alcool e droga

20enne investito e ucciso sulla Prenestina. L’episodio sarebbe stato causato da un 46enne ex poliziotto, alla guida dopo aver assunto alcool e droga. Sarebbe stato lui, ieri all’alba, a centrare mortalmente il giovane, in sella ad uno scooter. Per l’uomo, al quale qualche mese fa era stata comminata la sospensione dal servizio, è scattato dunque l’arresto. Dovrà rispondere di omicidio stradale. Intanto proseguono le indagini da parte degli uomini della Polizia Locale per far luce sulla dinamica del sinistro.
20ENNE INVESTITO E UCCISO, CHI ERA IL GIOVANE
Figlio di un Vigile del Fuoco, il 20enne – riporta Il Messaggero – voleva ricalcare le orme paterne e a breve avrebbe sostenuto il concorso. Intanto era occupato come magazziniere, lavoro a cui si stava recando quando è stato investito. A dare la notizia al padre i colleghi intervenuti: l’uomo è stato così costretto a rientrare in fretta e furia dalle vacanze per riconoscere il cadavere del figlio. Deceduto subito dopo l’impatto con la Opel del 46enne, nei pressi dello svincolo di Roma Sud del G.R.A.
Ultime Notizie Roma
La vicenda che ha sconvolto Anzio: arrestato per violenza sessuale

Latina, 18 luglio 2025 – È stato convalidato il fermo del 32enne arrestato sabato scorso ad Aprilia dalla Squadra Mobile di Roma. L’uomo, di origine straniera, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Latina dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, alla presenza del suo avvocato difensore Leonardo Palombi.
Durante l’interrogatorio, il fermato ha ammesso le proprie responsabilità in relazione ai fatti avvenuti il 12 maggio scorso ad Anzio, ai danni di una giovane donna di 19 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata aggredita nei pressi della via Nettunense, dopo essere scesa da un autobus.
Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è stato rintracciato nei giorni successivi presso la stazione ferroviaria di Aprilia, dove si trovava in attesa di un treno diretto a Roma. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in stato di arresto.
A seguito della confessione, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa dei prossimi sviluppi dell’indagine.
Ultime Notizie Roma
Roma, scandalo in divisa: sospesi quattro agenti, “spariti” 74 chili di droga durante le perquisizioni

Quattro agenti della Polizia di Stato, fino al 2023 in servizio presso il commissariato di San Lorenzo, sono stati sospesi dal servizio dal gip di Roma nell’ambito dell’inchiesta “Don Rodrigo”. Lo scorso 23 giugno, la stessa inchiesta aveva già portato all’arresto di due poliziotti e alla custodia cautelare per altre 16 persone.
I quattro, indagati a piede libero per falso, sono stati interrogati in sede di preventivo come previsto dalla riforma Nordio. Il gip ha disposto sei mesi di sospensione per una poliziotta ora all’Ispettorato Viminale e un anno per gli altri tre, di cui due alla squadra mobile di Napoli e uno che frequenta il corso da vice-ispettore.
Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia, durante due perquisizioni a San Lorenzo gli agenti avrebbero omesso di sequestrare complessivamente 74,5 chili di hashish, poi finiti a due pusher amici di colleghi già arrestati.
Nel corso degli interrogatori, le versioni discordanti e contraddittorie dei quattro sono state giudicate inattendibili dal giudice, che ha evidenziato una “volontà precisa di non ricostruire la verità” per evitare responsabilità.
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