28 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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Anzio e Nettuno sciolti per mafia, ufficiale la decisione sui due Comuni del litorale

Anzio e Nettuno sciolti per mafia. Un provvedimento che, oltre a quelle delle due località laziali, ha riguardato anche l’amministrazione comunale di Cosoleto, in provincia di Reggio Calabria. La proposta, avanzata dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stata accolta dal resto dei colleghi di Governo. Il motivo, si legge nella notifica, “le accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata, che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’Amministrazione, nonché il buon andamento e il funzionamento dei servizi“.

ANZIO E NETTUNO SCIOLTI, LA DELIBERA DEL CDM

La delibera, prosegue il documento, si basa sull’articolo 143 del DL n. 267, del 18 agosto 2000. E prevede che Cosoleto e Anzio vengano sciolti e i loro enti dati in gestione a commissioni straordinarie appositamente nominate. Il tutto per un periodo non superiore ai diciotto mesi. Periodo per il quale anche il Comune di Nettuno verrà gestito da una commissione straordinaria. La sua amministrazione era stata infatti già sciolta lo scorso 30 giugno, con Decreto del Presidente della Repubblica. Provvedimento arrivato a seguito della mancata approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario del 2021.

ANZIO E NETTUNO SCIOLTI, LE VICENDE GIUDIZIARIE ALLA BASE

Le vicende giudiziarie che hanno dato origine al terremoto risalgono allo scorso febbraio. In particolare, il riferimento è alle 65 persone finite in manette al culmine di una maxi inchiesta sugli appalti nell’area litoranea. Gli inquirenti avevano infatti scoperto un sistema di controllo con a capo la ‘ndrina dei Gallace. La quale sarebbe stata in rapporti anche piuttosto stretti con alcuni esponenti politici locali. La pressione dei clan sarebbe stata molto forte soprattutto in occasione delle amministrative del 2018. Il sistema aveva inoltre ramificazioni in altre attività illecite presenti sul territorio.

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