Politica
Stop Reddito di Cittadinanza, rinvio al 2024 dopo un anno ‘cuscinetto’
Stop Reddito di Cittadinanza: sì o no. Il verdetto contenuto nella Manovra stilata dal Governo

Stop Reddito di Cittadinanza, ok ma non subito. Per la fine dell’elargizione del sussidio, a quanto si apprende, bisognerà infatti attendere il 31 dicembre 2023. 660mila persone, che ‘potrebbero lavorare’, sono dunque al momento fortemente in bilico. La maggioranza si è rivelata compatta sul rivedere il sostegno alla povertà, simbolo del M5S, non altrettanto però sul come. Al momento le discussioni avrebbero visto prevalere chi vuole mantenere la misura per l’intera platea dei beneficiari. Ciò però dovrebbe valere solo per i prossimi 12 mesi e a precise condizioni. Dopodichè, ognuno dovrà vedersela da sè.
STOP REDDITO DI CITTADINANZA, LA PROPOSTA ‘CUSCINETTO’
Togliere il più possibile al Reddito per dare agli altri capitoli clou della Manovra: questa in buona sostanza la linea dell’esecutivo. Che da un’abolizione immediata avrebbe ricavato quasi 2 miliardi. Ciò avrebbe però significato una ‘mazzata’ non solo per gli occupabili ma anche per le loro famiglie. Statistiche alla mano, il 73% non sarebbe riuscito infatti ad entrare subito nel mondo del lavoro, non avendo esperienze nè scolarizzazione sufficiente. Quindi la Ministra del Lavoro Calderone ha avanzato la proposta ‘cuscinetto’: gli occupabili entro fine 2023 dovranno formarsi e iniziare a lavorare, prima di dire addio al sussidio.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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