Attualità
Bustine zucchero vietate: le nuove regole dell’UE sul packaging
Bustine zucchero vietate, la norma riguarderà anche i flaconcini di shampoo e bagnoschiuma negli hotel

Bustine zucchero vietate. A breve da ristoranti e bar spariranno le confezioni monouso con dolcificanti e condimenti. Mentre i clienti degli alberghi non troveranno più quelle da 50 ml usate sotto la doccia. La proposta arriva dalla Commissione Europea, che mira in tal modo a ridurre l’inquinamento causato dai rifiuti in plastica e altri materiali. Il via libera è atteso al termine dell’analisi, al via da quest’oggi, dei Governi dei Paesi membri e del Parlamento Europeo. Intanto la notizia ha già scatenato polemiche, soprattutto tra gli operatori italiani del settore degli imballaggi.
BUSTINE ZUCCHERO VIETATE, MA NON SOLO: TUTTI GLI IMBALLAGGI COINVOLTI
I quali vedono messi al bando all’improvviso quelli ritenuti ‘inutili’. Ovvero, oltre ai succitati, anche quelli contenenti cibi e bevande consumati all’interno di ristoranti e caffè. Ma anche quelli che recano frutta e verdura, oltre ad altri presenti negli hotel. Nella lista ci sono però anche tanti altri tipi di contenitori. Insomma, la mole è tale che per sbarazzarsene l’Unione ha previsto alcune deroghe. Essa infatti include, tra gli altri, anche gli imballaggi monouso di frutta e verdura fresca che pesano meno di 1,5 kg. Ciò, recita il testo, tranne nei casi di “perdita di acqua o di turgore, rischi microbiologici o shock fisici”.
BUSTINE ZUCCHERO VIETATE, LE DEROGHE ALLA NORMA
Ma ad essere colpiti potrebbero essere anche gli imballaggi monouso presenti nei locali del settore Horeca. Su tutti, le aree di ristorazione interne ed esterne al luogo di lavoro. Senza dimenticare quelle in piedi e che operatori economici o terzi offrono agli utenti finali per il consumo di cibi e bevande. Tuttavia, da quest’ultimo caso, prosegue il Regolamento, i vari Stati potranno escludere gli operatori che fanno microimpresa. La Commissione infine terrà conto dell’uso di imballaggi specifici per ridurre i rifiuti e della disponibilità di alternativi, a patto che sappiano prevenire la contaminazione microbiologica del prodotto.
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
Attualità
Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

#IncidenteViterbese: un bimbo cade dall’auto in corsa. Le indagini continuano tra misteri e interrogativi. 🚗🔍 #Cronaca #NotiziaDelGiorno
Nel Viterbese, una storia dai contorni ancora sfumati ha sconvolto la comunità locale. Un bimbo di appena un anno e mezzo è caduto da un’auto in movimento, poche ore fa, sollevando immediatamente un vortice di domande tra gli inquirenti e il pubblico.
La mamma del piccolo ha riferito agli investigatori un incredibile racconto: il fratello maggiore del bambino avrebbe inavvertitamente sganciato la cintura del seggiolino, permettendo al piccolo di uscire dall’auto mentre era in corsa. Ma è qui che la curiosità cresce inesorabilmente.
Durante un’ispezione accurata condotta dalle forze dell’ordine, si è scoperto qualcosa di sorprendente: “il seggiolino non è stato trovato” nell’auto. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ipotesi e interrogativi sulla dinamica dell’incidente.
Le autorità locali proseguono le indagini per far luce su questo enigmatico episodio, mentre la famiglia coinvolta attende con ansia ulteriori sviluppi. La vicenda, già di per sé drammatica, si carica di un alone di mistero che attirerà sicuramente l’attenzione nazionale.
La comunità resta col fiato sospeso, in attesa di capire cosa sia realmente accaduto su quella strada del Viterbese. Una storia che ci ricorda, ancora una volta, quanto sia fragile il confine tra normalità e incredibile.
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