Attualità
Caccia in città, ok del Governo all’emendamento in Manovra
Caccia in città, la decisione per controllare e gestire l’avanzata degli animali selvatici

Caccia in città, ora è ufficiale. A concedere l’autorizzazione la Commissione Bilancio della Camera. D’ora in poi quindi l’attività venatoria sarà permessa anche laddove fino era proibita, quindi anche nei parchi urbani e nelle aree protette. E anche sotto il profilo della tempistica non ci saranno restrizioni: i fucili potranno ‘cantare’ anche quando di norma dovrebbero restare muti. La misura ha lo scopo di contenere le specie selvatiche, che ultimamente avevano preso un po’ troppo possesso delle città, spingendosi dalle zone periferiche finanche a quelle più centrali. E le reazioni non si sono fatte attendere. Su tutte, quelle dei movimenti animalisti e ambientalisti.
CACCIA IN CITTÀ, GLI ANIMALI SI POTRANNO ANCHE MANGIARE
Le quali sottolineano in primo luogo come sia stata violata la normativa UE denominsta Habitat, che tutela la biodiversità. Non solo: nel mirino c’è anche l’osservanza dell’articolo 9 della Costituzione. Senza dimenticare i pericoli per animali e persone. A tali osservazioni i promotori dell’emendamento replicano che le autorità coordineranno le operazioni, effettuate in collaborazione con cacciatori con licenza e forze dell’ordine. Inoltre gli animali abbattuti saranno analizzati dai veterinari e, in caso di esito positivo, destinati al consumo alimentare. Tra le specie coinvolte, oltre ai cinghiali, anche daini, nutrie e persino volpi, orsi e lupi.
Attualità
Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?
In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?
Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.
I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.
Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.
Attualità
Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center
Telemarketing cosa cambia
“Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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