“Talpa in tribunale” continuano in modo serrato un’aspirante penalista arrestata con il suo fidanzato, cinque dipendenti del tribunale perquisiti e altri sei funzionari dell’ufficio intercettazioni interno alla procura indagati.

Al centro dell’inchiesta sulla fuga di notizie dal tribunale di piazzale Clodio riguardanti le indagini più delicate, quelle per cui è necessario intercettare i telefoni, pedinare i sospettati o piazzare una cimice nelle loro automobili.

L’autore materiale della fuga di notizie non è stata accertata che in cambio di 300 euro alla volta forniva notizie su indagini che dovevano restare segrete. Al momento gli inquirenti, hanno effettuato una serie di perquisizioni oltre che nell’ufficio dedicato alla intercettazioni anche in quelli delle convalide dei sequestri.

Gli sono scattati nell’ambito di un altro procedimento legato a vicende di droga e nell’ordinanza sono citate anche delle intercettazioni, secondo il giudice fondamentale è il ruolo della penalista in quanto essendo consulente all’assessorato alla Sicurezza del Comune di Roma ha partecipato a riunioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, luogo istituzionale nel quale la possibilità di attingere notizie sensibili rispetto agli sviluppi di attività criminali è altissima.