Attualità
Tim down, utenti rimborsati solo in “casi eccezionali”
Tim down, le parole di Ivan Marinelli, presidente dell’Associazione Europea dei consumatori indipendenti

Tim down, ma nessun risarcimento (o quasi). La durata del disservizio, andato in scena lo scorso 5 febbraio, secondo quanto riporta Altroconsumo, è stata infatti troppo esigua per farne un problema. L’azienda ha infatti impiegato meno di 24 ore per risolverlo. Solo pochissimi utenti, casi eccezionali, saranno dunque rimborsati per essere stati vittime dei malfunzionamenti.
Tutto ha avuto inizio nella mattinata di domenica, prontamente segnalato in massa tramite Downdetector. Impossibilità a connettersi da fisso e aprire alcuni siti web: questi i problemi riscontrati soprattutto nelle grandi città, tra cui anche Roma. Poi nel pomeriggio si è giunti alla soluzione: poco prima delle 17, infatti, la situazione era tornata totalmente alla normalità.
Ma gli utenti verranno ripagati del tempo senza connessione? Ivan Marinelli, presidente di Aeci, ne dubita, anche se non lo esclude: “Tim è autonoma nell’inviare gli indennizzi. E’ chiaro che possono intervenire le autorità (Agcom e Antitrust ndr), ma non credo che lo faranno“. Ciò per due motivi: “Il malfunzionamento è stato esterno. In più gli indennizzi automatici scattano dopo 48 ore“.
Ma qualcuno che ne godrà potrebbe esserci comunque. Stiamo parlando di chi lo chiederà dimostrando di aver subito un danno concreto. Ovvero, “le aziende e i privati con partita Iva, cui il down ha creato problemi sul lavoro che stiamo ancora riscontrando“. Ma non solo: “C’è anche chi ha avuto problemi nell’allineamento del cloud. O ha sistemi che devono essere riprogrammati. Costoro potrebbero ricevere un rimborso“
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
Attualità
Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

#IncidenteViterbese: un bimbo cade dall’auto in corsa. Le indagini continuano tra misteri e interrogativi. 🚗🔍 #Cronaca #NotiziaDelGiorno
Nel Viterbese, una storia dai contorni ancora sfumati ha sconvolto la comunità locale. Un bimbo di appena un anno e mezzo è caduto da un’auto in movimento, poche ore fa, sollevando immediatamente un vortice di domande tra gli inquirenti e il pubblico.
La mamma del piccolo ha riferito agli investigatori un incredibile racconto: il fratello maggiore del bambino avrebbe inavvertitamente sganciato la cintura del seggiolino, permettendo al piccolo di uscire dall’auto mentre era in corsa. Ma è qui che la curiosità cresce inesorabilmente.
Durante un’ispezione accurata condotta dalle forze dell’ordine, si è scoperto qualcosa di sorprendente: “il seggiolino non è stato trovato” nell’auto. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ipotesi e interrogativi sulla dinamica dell’incidente.
Le autorità locali proseguono le indagini per far luce su questo enigmatico episodio, mentre la famiglia coinvolta attende con ansia ulteriori sviluppi. La vicenda, già di per sé drammatica, si carica di un alone di mistero che attirerà sicuramente l’attenzione nazionale.
La comunità resta col fiato sospeso, in attesa di capire cosa sia realmente accaduto su quella strada del Viterbese. Una storia che ci ricorda, ancora una volta, quanto sia fragile il confine tra normalità e incredibile.
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