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Uova di Pasqua 2023, dagli influencer alle serie tv: quali sono quelle più trendy

Uova di Pasqua 2023: per chi non le ha ancora acquistate e non vuole comprarne di banali, tutti i consigli

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Uova di Pasqua 2023, dagli influencer alle serie tv: quali sono quelle più trendy

Uova di Pasqua 2023, la caccia entra nel vivo. Tutti vogliono l’uovo perfetto, sia sotto il profilo del cioccolato che della sorpresa all’interno. Ma quest’anno ad essere coinvolti nella ricerca non sono solo i bimbi ma anche gli adulti. Che poi, ad acquisizione avvenuta, ne approfitteranno per condividerla sui social. Un appuntamento a cui, di questi tempi, non ci si può sottrarre per nessun motivo e dove la parola d’ordine è una sola, e sempre la stessa: stupire. Per queste le aziende più note, ovvero quelle che fanno capo soprattutto ad influencer, film e serie tv, si sono attivate per soddisfarli.

In cima alla lista c’è l’uovo di Fedez. Prodotto dalla società di proprietà del rapper, la Doom, in collaborazione con Walcor. Un’iniziativa anche benefica, visto che parte di quanto si ricaverà dalla vendita sarà devoluto alla ‘Fondazione TOG’. Lo scopo, costruire un centro di riabilitazione per i bambini affetti da patologie neurologiche complesse. Sugli incarti ci sarà un disegno realizzato dallo stesso Fedez, che ha firmato anche le sorprese, insieme al suo amico Andreino. Il cantante ‘sostituirà’ la moglie Chiara Ferragni, che ha deciso di prendersi un anno sabbatico dalla produzione di uova.

Uova di Pasqua 2023, dagli influencer alle serie tv: quali sono quelle più trendy - La Cronaca di Roma

Uova di Pasqua 2023, dagli influencer alle serie tv: quali sono quelle più trendy

A seguire, la linea, anch’essa benefica, realizzata con Dolci Preziosi da Clio Make up. Avvolte in un’eccentrica carta rosa, le uova si propongono di sostenere ‘Operation Smile’, l’associazione medica contro le malformazioni del volto. Presente anche Elettra Lamborghini, che concederà il bis dopo l’esordio dello scorso anno. Lo farà con una carta leopardata accompagnata da un peluche, ma soprattutto con ben 4 uova, grandi tra i 45 e i 320 grammi. E non poteva mancare ‘Mare fuori’, la serie che sta spopolando tra il pubblico tv. Anch’essa offre un’ampia gamma di confezioni e sorprese, tra cui la più celebre è ‘Ce sta ‘o mar for’ (sulla scia della nota sigla).

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Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

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Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

Era il 21 agosto quando il Leoncavallo è stato definitivamanente sgomberato dopo ben 133 rinvii. Una cosa mai vista per un normale cittadino, ma il caso del centro sociale più famoso d’Italia è stata soprattutto una cosa politica. protetta dalla sinistra con il consenso degli amici degli amici.

Sulla questione è intervenuto l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci,

“Il Leoncavallo andava sgomberato. Anzi mi stupisce che ci siano voluti 31 anni perché in uno Stato libero e democratico non può sopravvivere alcuno spazio di illegalità, alcuno spazio dove la sopraffazione e la prevaricazione dominano sullo Stato e sull’ordine costituito. Quindi non so se si possa chiamare cultura quella che è stata effettuata o creata all’interno del Leoncavallo”.

Queste le parole dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che si è occupato del recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano.

Certo che era uno spazio abusivamente occupato e visto che l’articolo 42 della Costituzione tutela la proprietà privata, andava sgomberato al più presto”, ha proseguito Vannacci, “Nessuno vuole togliere spazi alle persone che li cercano, ma i famosi antagonisti o alternativi lo facciano, ma non alle spese della società. Lo facciano a spese loro, si affittino un capannone, paghino le bollette, pagano i costi e facciano gli alternativi con i propri denari”.

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!

Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.

Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.

Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.

Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.

Fonte Verificata

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