Politica
Roma Pride 2023, Rocca attacca: “Evento politicizzato che rivendica un reato”
Roma Pride 2023, il presidente della Regione Lazio spiega i motivi del no della Pisana al patrocinio alla manifestazione

Roma Pride 2023, il caso è scoppiato. Dopo 10 anni, infatti, la manifestazione si svolgerà senza il patrocinio della Regione Lazio. Una decisione presa direttamente dal presidente Francesco Rocca, che questa mattina ha voluto rivendicarla e spiegarne le ragioni. Queste le sue parole ai microfoni di ‘Non Stop News’, trasmissione in onda su Rtl 102.5.
“Il Pride dovrebbe essere una festa per tutti. Un’occasione per dialogare sui diritti civili. Non dovrebbe avere una connotazione ideologica. Non potevo dare il patrocinio a chi rivendica una condotta come l’utero in affitto che è considerata reato nel nostro Paese“.
Il Governatore risponde poi a Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e tra i promotori della manifestazione. “Ho letto ieri nel primo pomeriggio la sua agenzia in cui accostava il mio patrocinio all’utero in affitto. Questo è quanto di più distante ci sia dalla mia sensibilità. Nella concessione del patrocinio, peraltro, c’era chiaramente scritto e indicato di evitare comportamenti che potessero ledere la sensibilità altrui”.
“L’utero in affitto – prosegue – significa sfruttamento delle donne più povere, del corpo della donna. Io sono profondamente contrario“. E si rammarica per questa “‘occasione persa, perchè il patrocinio era stato dato in perfetta buona fede“. “La provocazione del circolo Mario Mieli – conclude – è inutile e dimostra quanto sia politicizzato. E la Regione non dà il patrocinio ad eventi politicizzati. Che siano organizzati dal Pd o da Fdi“.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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