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GRA: Autista con piede fuori dal finestrino, la strada è la più pericolosa del Lazio

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GRA: Autista con piede fuori dal finestrino, la strada è la più pericolosa del Lazio

Il video da due giorni sta facendo accapponare la pelle a tutti coloro che prendono per ,lavoro o per necessità, il Gran Raccordo Anulare. Si tratta di un uomo sulla quarantina, completamente noncurante delle norme in questione di sicurezza stradale e soprattutto privato di qualsiasi forma di buonsenso. Il folle dopo aver messo il cruise control e sfilato  la scarpa ha cominciato a far penzolare da fuori il finestrino il proprio piede, tutto questo ad una velocità che non è mai scesa dagli 80 km/h. Per comprenderci quell’auto era sparata sulla corsia di destra della strada più trafficata del Lazio e copriva una distanza di 25 metri ogni secondo, tutto senza che il guidatore potesse premere il pedale del freno.

A mettere ancora più in risalto la notizia ci sono le statistiche annuali dell’Istat : il GRA è la strada più pericolosa del Lazio da più di 3 anni. Uno dei parametri che mettono più in allerta di queste statistiche sono sia il numero totale degli incidenti (ben 581 sinistri) e l’alto tasso di mortalità degli incidenti stessi.

Sta tutto nel comprendere quale essere umano dotato di qualsia forma di intelletto possa viaggiare a velocità sostenuta, sulla strada più pericolosa del Lazio, con un piede fori dal finestrino, senza la possibilità di premere il freno e tutto questo davanti agli occhi increduli degli altri conducenti.

In Italia, se la polizia ti scopre a guidare anche solo con un braccio fuori dal finestrino rischi dagli 80 ai 200 euro di multa, chi sa quale sanzione spettare a questo “genio della tangenziale”.

Clicca qui per vedere il video

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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