Cronaca
Sabaudia, bagnina salva 5 persone dal mare mosso durante il primo giorno di lavoro

Lo scorso venerdì una ragazza di 19 anni di Pontinia ha salvato cinque persone dall’annegamento durante il suo primo giorno di lavoro come bagnina sulla spiaggia della Bufalara, a Sabaudia. Come scrive “Il Messaggero”, la ragazza che lavora per una cooperativa, venerdì ha avuto un battesimo abbastanza pesante considerato il mare mosso e i cinque salvataggi effettuati.
Gli interventi della bagnina di Sabaudia
Tutto è iniziato quando il mare ha iniziato a essere sempre più mosso e un uomo che stava facendo il bagno vicino agli scogli, non riusciva a tornare a riva per colpa anche di una buca alta 3 metri. Subito dopo, oltre all’uomo, la giovanissima bagnina appena 19enne, è dovuta intervenire per salvare dal mare anche la moglie e un ragazzo, tuffati in mare per aiutare l’uomo, ma che alla fine hanno solo complicato la situazione di salvataggio.
Gli altri salvataggi della bagnina sulla spiaggia della Bufalara
La ragazza al suo primo giorno di lavoro, aveva in dote soltanto il salvagente baywatch e non poteva utilizzare il pattino visto il mare mosso. Dopo aver messo in salvo i tre, per la bagnina di Sabaudia c’è stato un ulteriore sforzo, ovvero quello di salvare dalla corrente del mare due fratelli gemelli che non riuscivano a raggiungere la riva. Complimenti a questa giovane ragazza che, possiamo dirlo, ha salvato la vita a ben 5 persone durante il suo primo giorno di lavoro, sperando però che ci siano giorni più tranquilli.
Cronaca
Destra sovranista al fianco di Alemanno: apericena a Rieti per le grane legali

EventoChoc: Un’apericena per sostenere l’ex sindaco Gianni Alemanno in carcere? Scopri chi si schiera al suo fianco!
La controversa storia dietro l’evento
Un’apericena insolita sta per scuotere Rieti, organizzata per sostenere Gianni Alemanno, l’ex sindaco di Roma condannato a 22 mesi nel caso Mondo di Mezzo. Da dicembre scorso, Alemanno è tornato in carcere per aver violato la messa in prova ai servizi sociali. Ma cosa spinge un evento del genere? Numerosi esponenti della destra sovranista hanno risposto alla chiamata, trasformando una semplice cena in un raduno che promette sorprese e dibattiti accesi.
Gli ospiti che non ti aspetteresti
Tra gli ospiti confermati c’è l’ex presidente della Regione Francesco Storace, che su X ha dichiarato: “Ci andrò volentieri perché le cose vanno dette senza paura”. Non solo: anche Simone Di Stefano, ex leader di CasaPound e ora a capo di Exit, e Luca Malcotti, vice segretario generale dell’UGL ed ex consigliere regionale, hanno aderito. Immagina il mix di personalità che potrebbe emergere – un incontro da non perdere per chi ama i retroscena politici!I dettagli che stuzzicano la curiosità
L’iniziativa è curata dai militanti del movimento Indipendenza, con figure come il vice segretario Chicco Costini e Beppe Lauria in prima linea. L’evento, ospitato al ristorante Da Chef in largo Velino Fratelli Conti, includerà un dibattito seguito da un concerto con Francesco Mancinelli, Silvia Preda e Nicolò Olivieri. Sul volantino si parla di una petizione per Alemanno, con un contributo di 15 euro per l’apericena (ingresso libero) e donazioni extra per le sue spese legali. Chissà quali segreti emergeranno durante la serata?
Cronaca
Castagne importate etichettate come italiane: sequestrati 54 mila pacchi

IngannoMadeInItaly Hai mai comprato castagne pensando fossero autenticamente italiane, ma in realtà venivano dall’estero? 😲 Scopri come la Guardia di Finanza ha sgominato un maxi-falso alimentare!
Il Sequestro Sbalorditivo
Immagina di aprire una scatola di castagne con il tricolore italiano ben in vista, ma al suo interno si nasconde un inganno internazionale. La Guardia di Finanza ha messo le mani su 54.000 confezioni di castagne in un’azienda agroalimentare nel Viterbese, scoprendo che il prodotto arrivava dall’estero nonostante l’imballaggio gridasse “made in Italy”.
L’Inganno che Ti Lascerà a Bocca Aperta
Non solo l’etichetta principale sfoggiava orgogliosamente il tricolore, ma le vere informazioni sulla provenienza erano nascoste in piccolo su un’etichetta secondaria sul retro. Un trucco astuto che poteva facilmente confondere i consumatori, facendoli credere di acquistare un prodotto genuino del Bel Paese. Chissà quante persone sono cadute in questa trappola!Le Misure contro l’Azienda
Per il titolare dell’azienda, non è finita con il semplice sequestro: è scattato un ammonimento severo sulle regole da seguire per rendere trasparente la provenienza dei prodotti. Un avvertimento che potrebbe sconvolgere l’intero settore agroalimentario – e tu, stai attento a cosa compri la prossima volta!
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