Politica
Utero in affitto, Virginia Raggi stronca la pratica: “Aberrante”
Utero in affitto, le durissime parole sui social dell’ex sindaco di Roma

Utero in affitto, Virginia Raggi dice no. L’ex prima cittadina della Capitale è intervenuta nel dibattito con un post sul proprio profilo Facebook. E lo ha fatto con una posizione chiara e netta, diversa da quelle vaghe espresse all’interno del M5S. Forse non è un caso che abbia deciso di dire la sua proprio nel momento in cui alla Camera si discute la proposta di FdI di rendere la pratica un reato universale.
Ad avviso della Raggi, infatti, parlare del tema, anche se con toni duri e a volte radicali, “interessa tutta la nostra attuale società e il futuro delle prossime generazioni“. Dopodiché fa partire l’attacco: “La maternità surrogata è una pratica aberrante, che mercifica il corpo delle donne. Soprattutto di quelle più povere, che accettano di portare in grembo un bimbo che poi non cresceranno“.
E aggiunge: “In cambio ricevono un compenso economico che viene camuffato da sostegno alla gestazione dei bambini. Ma, il più delle volte, esse non potranno mai più vederli nel corso della loro vita“. Poi conclude: “In Italia tutto cio è reato. La Cassazione (con sentenza del dicembre 2022 ndr) si è espressa in tal senso“. E’ durissima quindi l’ex sindaca. La stessa che un mese fa aveva aderito al Roma Pride.
In questo modo, aveva fatto arrivare alla comunità LgbtQ quel sostegno mai manifestato durante il suo mandato in Campidoglio. Lo dimostra che ha bloccato le trascrizioni dei certificati di bambini nati all’estero da coppie omogenitoriali. E oggi, con le parole sulla maternità surrogata, ritorna su quelle posizioni, più vicine a quelle della maggioranza di destra che non a quelle dell’opposizione di sinistra.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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