Politica
Video- Matteo Salvini furioso verso Romano Prodi che si è definito “servo dell’UE”

Piazza Pulita dello scorso giovedì ci ha fatto vedere un anziano Romano Prodi svelarsi e parlare francamente riguardo diversi temi sul suo passato e riguardo il presente dell’Italia.
Matteo Salvini in particolare, appoggiato istantaneamente dal Libero, si è scagliato contro le parole dell’Ex-Presidente del Consiglio.
Prodi ha detto, riferendosi al periodo nel quale rivestiva la carica di Presidente della Commissione Europea, che in quel periodo era “servo dell’Europa” anche se rappresentava il suo paese.
Per Matteo Salvini, che in Parlamento Europeo ha diversi record di assenteismo, la sovranità dell’Italia è messa a rischio da queste figure politiche.
Parliamo chiaramente: se fosse prerogativa di un Presidente di Commissione Europea servire il proprio paese prima che l’Ue allora questo ruolo sarebbe completamente inutile.
Quello che fa un Presidente della Commissione Europea, a prescindere dalla sua opinione politica o paese di nascita, è porre le politiche UE sopra quelle di tutti gli stati membri, compreso quello di appartenenza.
Le parole di Prodi rappresentano però anche una ferita che difatti è rimasta aperta nel popolo italiano, quella dell’entrata nell’Unione Europea.
Lo shock dell’entrata in Ue, quella dell’entrata nell’eurozona e quella di avere un nostro Presidente Del Consiglio come Presidente della Commissione Europea non è ancora del tutto scomparso.
E così i sovranisti saranno sempre dalla parte di quella fetta di popolo estremamente contraria alle politiche Ue, a quella fascia di popolo a cui delle politiche Ue non frega niente e anche a quella fascia di popolo che vorrebbe di nuovo la lira.
Il povero Prodi ha fatto un grave errore, a nominare le parole “servo” ed “Europa” nella stessa frase, proprio perché una enorme fetta del nostro paese ha paura proprio della sottomissione della realtà Italiana da parte delle macro potenze Europee.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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