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A Gaza è un massacro di civili: Ministero Sanità Anp: Shifa è senza acqua e cibo per malati

Il Ministero della Sanità dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) ha segnalato la chiusura di 26 ospedali a Gaza e il parziale funzionamento di altri nove. Secondo quanto riportato da Haaretz, l’ospedale Al Shifa è coinvolto nell’operazione dell’esercito israeliano e manca l’acqua e il cibo sia per i pazienti che per il personale. Secondo il ministero, il numero di palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza è stato di 11.470, di cui 4.407 bambini, con un numero stimato di 29mila feriti. Questa situazione sta mettendo a repentaglio la vita di molte persone bisognose di cure mediche.
La crisi umanitaria in corso a causa della mancanza di risorse mediche e logistiche sta aggravando ulteriormente la situazione nella Striscia di Gaza. La popolazione palestinese è in pericolo a causa della chiusura di numerosi ospedali e del parziale funzionamento di quelli rimasti aperti.
La situazione dell’ospedale Al Shifa è particolarmente preoccupante, con la mancanza di acqua e cibo per pazienti e personale, causata dall’operazione dell’esercito israeliano. Questa grave situazione rappresenta una minaccia per la vita di molte persone che necessitano urgentemente di cure mediche.
La necessità di un intervento immediato per garantire l’accesso all’acqua, al cibo e alle cure mediche è evidente. È fondamentale adottare misure urgenti per affrontare questa crisi umanitaria e proteggere la vita dei malati e dei feriti in modo tempestivo e efficace.
La crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza richiede un intervento immediato e coordinato da parte della comunità internazionale per garantire l’accesso alle cure mediche e alle risorse essenziali per la sopravvivenza. La mancanza di acqua, cibo e cure mediche mette a rischio la vita di molte persone e approvare misure concrete e rapide è fondamentale per affrontare questa emergenza in modo efficace.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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