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Anziana sequestrata e rapinata in casa: momenti di terrore nel quartiere Trieste

Anziana vittima di rapina a casa: le implicazioni della truffa
Una donna anziana, tornata a casa dopo una giornata di lavoro, è stata vittima di una rapina a mano armata da parte di due uomini, il cui bottino ammonta a circa 10mila euro. I malviventi, entrati nell’appartamento forzando la porta finestra del balcone, hanno minacciato l’anziana con spranghe di ferro, costringendola a consegnare loro denaro e gioielli.
Il crimine si è verificato nel cuore del quartiere Trieste, quando la signora, ignara di quanto le sarebbe accaduto, è stata brutalmente aggredita dai ladri. I due uomini avevano già individuato la cassaforte, mentre lei stava rientrando a casa, e l’hanno minacciata e spinta in un angolo per ottenere la combinazione. Nonostante le sue lacrime e l’angoscia, la vittima non è riuscita a fornire loro il codice d’accesso.
Fortunatamente, l’intervento tempestivo di un inquilino del piano di sopra ha portato alla chiamata di emergenza al 112. Le forze dell’ordine sono arrivate sul posto, ma i ladri erano già fuggiti, portando con sé parte del bottino. La donna, seppur provata dall’accaduto, non ha subito ferite fisiche di rilievo.
I due malviventi, di corporatura minuta e con abiti scuri, sono stati descritti come individui con volti coperti e guanti. Secondo la vittima, parlavano con accento dell’Est. Le indagini suggeriscono che potrebbero far parte di una banda specializzata in rapine, ipotesi che viene supportata dalla somiglianza con una serie di crimini precedenti, compiuti da un gruppo di malviventi albanesi.
Le forze dell’ordine stanno compiendo diversi accertamenti, anche attraverso l’analisi delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, al fine di identificare e catturare i responsabili.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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