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Chiara Ferragni, la società dell’influencer fa chiarezza: “Ecco il motivo delle consegne in ritardo”

I ritardi nelle consegne dei prodotti di Chiara Ferragni – Le scuse della società Fenice Srl
Diverse segnalazioni sui ritardi nelle consegne dei prodotti di Chiara Ferragni hanno destato preoccupazione tra i clienti. Fenice Srl, società licenziante dei marchi dell’imprenditrice e influencer, ha rilasciato una nota stampa per chiarire la situazione.
La società ha attribuito i ritardi ad un picco di vendite avvenuto durante il periodo del Black Friday. In seguito alle scuse rivolte ai clienti interessati dai ritardi e/o da eventuali disguidi nella ricezione degli ordini, Fenice Srl ha dichiarato di aver ricevuto rassicurazioni dal provider che gestisce il servizio di e-commerce. Il provider si è impegnato ad evadere tutti gli ordini pendenti entro il 15 dicembre 2023.
Successivamente, dopo un ulteriore controllo effettuato dalla società in data 20 dicembre 2023 con il provider, è stato confermato che tutti gli ordini di acquisto effettuati prima di tale data sono stati evasi. Inoltre, la società invita i clienti che non hanno ancora ricevuto i loro ordini a contattare l’indirizzo email customer.care@chiaraferragnibrand.com per ulteriori verifiche.
Le polemiche sono scaturite da un video virale su TikTok, in cui due ragazze denunciano di non aver mai ricevuto alcuni regali ordinati dal sito dell’influencer. La situazione ha suscitato preoccupazione tra i clienti, ma la Fenice Srl si è attivata prontamente per risolvere la situazione e garantire la consegna degli ordini.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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