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Danilo Pastorelli morto sul Grande Raccordo Anulare. E’ la vittima 192 del 2023. Depotenziare le moto e le autovetture

Tragico incidente mortale: Danilo Pastorelli perde la vita sul raccordo di Roma
Danilo Pastorelli, conosciuto come la vittima 192 della strada tra Roma e la Provincia del 2023, aveva 41 anni. È scomparso mentre stava guidando la sua moto Bmw Rt lungo la carreggiata interna del grande raccordo anulare verso il centro. Nella mattinata del 29 dicembre, è stato travolto da un’auto ed è deceduto poco dopo l’impatto. Originario di Ostia, lascia una moglie e due gemellini di tre anni.
La polizia stradale sta attualmente indagando sulla dinamica dell’incidente. Secondo i primi accertamenti, sembra che Pastorelli – appassionato di moto e auto – stesse percorrendo il raccordo quando il conducente della Lancia che lo ha colpito, ha improvvisamente sterzato a destra, investendo il 41enne che procedeva dritto, facendolo cadere. Nell’impatto, Pastorelli è finito contro il guard rail, perdendo il casco. Il conducente della Lancia è stato sottoposto ai test di alcol e droga, i cui risultati saranno resi noti nelle prossime ore.
L’affetto dei colleghi
Come riporta Roma Today, in seguito alla tragica notizia, numerosi colleghi hanno commemorato Danilo sui social. Era il capo officina presso Carpoint e molti lo chiamavano Foreman. “Purtroppo oggi molte persone guidano da matti senza nessuna regola e rispetto per il codice stradale, i controlli sono rari e logicamente prevale l’anarchia, addio Danilo”, ha scritto Stefano su Facebook.
“Notizie che non vorresti mai ricevere”, il pensiero dei colleghi che hanno condiviso una foto insieme. Sui social di Pastorelli emerge la sua passione per le moto e le auto, condividendo anche scatti davanti all’istituto Vanvitelli di Ostia, che aveva frequentato. Poi gli ultimi scatti, quelli con i due gemelli nati tre anni fa.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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