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La morte di Stefano Dal Corso in carcere, un supertestimone parla

La morte di Stefano Dal Corso nel carcere Casa Massima di Oristano in Sardegna ha generato molte speculazioni. Secondo un presunto supertestimone, che sostiene di essere un ufficiale esterno della polizia penitenziaria, il detenuto romano sarebbe stato ucciso anziché aver messo fine alla propria vita. Le affermazioni di questo testimone svelerebbero che Dal Corso è stato vittima di omicidio e che il movente potrebbe essere legato a un presunto rapporto sessuale di cui era testimone. Le indagini sono state riaperte dopo l’archiviazione iniziale del caso come suicidio, poiché sono emersi elementi che pongono dubbi sulla veridicità di tale tesi.
Il detenuto è stato trovato impiccato nella sua cella, ma ci sono elementi che non coincidono con la teoria del suicidio. Inizialmente, la procura non ha ritenuto opportuno disporre un’autopsia né ascoltare gli altri detenuti, ma l’apertura di nuove indagini potrebbe portare a una svolta nella vicenda.
Altra circostanza che alimenta dubbi è il fatto che a Dal Corso mancassero solo poche settimane per scontare la sua condanna. A sostenere la teoria dell’omicidio è il presunto supertestimone, le cui parole saranno esaminate dai pm incaricati dell’inchiesta sulla morte di Stefano Dal Corso. La famiglia del detenuto ha richiesto un’autopsia per fare chiarezza sulla morte di Stefano Dal Corso e al Senato è stata sollevata l’ipotesi della necessità di approfondire le indagini.
Le nuove circostanze emerse dopo la morte di Stefano Dal Corso stanno sollevando interrogativi sulla verità dei fatti. L’ipotesi iniziale del suicidio verrà nuovamente esaminata dalle autorità competenti alla luce delle nuove informazioni e degli elementi controversi emersi sulla vicenda.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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