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Monetine della Fontana di Trevi alla Caritas, prolungato per tre anni il protocollo d’intesa

Monetine della Fontana di Trevi destinate alla Caritas per i prossimi 3 anni
La Giunta capitolina ha recentemente approvato il rinnovo del protocollo di intesa tra Roma Capitale e il Vicariato di Roma per l’utilizzo delle monetine raccolte nella Fontana di Trevi per attività benefiche.
Questo accordo garantirà che le monete lanciate nella celebre fontana continueranno a sostenere opere di natura socio-assistenziale e di utilità sociale gestite dalla Caritas per i prossimi tre anni. Le monetine, di proprietà di Roma Capitale, sono tradizionalmente destinate ad attività benefiche a favore dei cittadini e vengono lanciate come rito propiziatorio nelle acque della Fontana di Trevi da visitatori di diverse nazionalità.
Barbara Funari, assessora alle Politiche sociali e alla salute, ha sottolineato l’importanza di questo accordo, affermando che le monete raccolte saranno utilizzate dalla Caritas per sostenere progetti di accoglienza, inclusione e salute delle fasce più svantaggiate e fragili della popolazione. Pertanto, ogni visitatore che decide di lanciare una moneta nella Fontana di Trevi non solo esprime un desiderio di buon auspicio, ma contribuisce anche attivamente a sostenere importanti iniziative sociali.
Ritorno alla destinazione originale delle monetine
Nel 2019, durante il mandato di Virginia Raggi, si era proposto di dirottare il ricavato delle monetine direttamente nelle casse del Comune, ma tale iniziativa suscitò forti proteste e spinse l’ex sindaca a ritrattare la decisione. Tuttavia, è importante rilevare che la destinazione dei proventi alla Caritas è stata stabilita dalla giunta Rutelli negli anni ’90, grazie a un accordo con don Luigi Di Liegro. Questo rinnovato impegno a destinare le monetine alla Caritas per i prossimi tre anni dimostra il costante impegno di Roma Capitale nel sostenere iniziative di solidarietà e assistenza sociale nella comunità.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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