Attualità
Trasferimento di Emanuele Valeri alla Lazio: Ultime Notizie e Possibile Prestito

Valeri Vicino alla Lazio: Incontro a Formello
Il trasferimento di Emanuele Valeri alla Lazio sembra ormai imminente. Secondo il Corriere dello Sport, a inizio dicembre si è tenuto un incontro decisivo a Formello tra gli agenti del giocatore e il direttore sportivo della Lazio, Fabiani. Questo incontro rappresenta un passo cruciale verso l’accordo finale.
Accordo per la Prossima Stagione
Nelle ultime 24 ore, il nome di Valeri è tornato alla ribalta. Sembra che sia in via di definizione un accordo che vedrà il difensore unirsi alla Lazio dalla prossima stagione. Il contratto di Valeri con la Cremonese scade a giugno 2024, e da gennaio sarà libero di negoziare con altre squadre. La Lazio appare in pole position, con un forte interesse per il giocatore.
Il Desiderio di Valeri di Giocare per la Lazio
Valeri ha manifestato chiaramente il suo sogno di vestire la maglia della Lazio. Ha seguito l’esempio di giocatori come Romagnoli e Pellegrini, arrivando a rifiutare il rinnovo proposto dalla Cremonese. Questo rifiuto gli è costato sei mesi, e forse persino un anno di inattività, ma Valeri è determinato a giocare per la squadra capitolina.
Possibile Prestito al Verona
Un’altra interessante ipotesi riguarda un possibile trasferimento in prestito. Dato che Valeri sarà ufficialmente svincolato soltanto a fine stagione, c’è la possibilità che il difensore giochi in prestito al Verona da gennaio a giugno. Questa strategia consentirebbe sia a Valeri di rimanere attivo sia alla Lazio di assicurarsi il giocatore a costo zero.
Tutti gli aggiornamenti sul calciomercato della Lazio saranno disponibili qui. Continuate a seguirci per non perdervi le ultime notizie!
Ultime Notizie Roma
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
Attualità
Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.
L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.
Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?
A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.
I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.
Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.
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