Calcio Roma
Angelino atteso a Roma: grande giorno per il terzino

In arrivo dal Lipsia, Angeliño è pronto a unirsi alla Roma. L’esterno sinistro spagnolo, dopo un periodo trascorso in prestito con il Galatasaray, sta per partire per la sua nuova avventura nella capitale italiana. Si tratta del primo rinforzo dell’era De Rossi, un acquisto mirato a incrementare la competitività della fascia e per ambire ad una posizione di qualificazione per la Champions League.
È stato raggiunto un accordo con il Lipsia. Secondo quanto riportato da Il Corriere Dello Sport, Angeliño dovrebbe arrivare in tempo per assistere alla partita della sua nuova squadra. Le ultime formalità tecniche sono state risolte nelle prime ore della domenica, consentendo di finalizzare il doppio trasferimento. Il Lipsia ha accettato di restituire il calciatore in prestito al Galatasaray per circa 500.000 euro, per poi mandarlo alla Roma con la stessa formula. L’accordo prevede alcune condizioni chiave.
La prima: la Roma avrà la possibilità di riscattare Angeliño per 5 milioni alla fine della stagione, con l’impegno a completare l’acquisto in caso di qualificazione per la Champions League. La seconda: Angeliño, il cui contratto con il Lipsia scade nel 2025, firmerà un contratto con la Roma fino al 2028 con un stipendio netto di 2 milioni a stagione. Tutto ciò, ovviamente, a condizione che il trasferimento diventi definitivo.
Tiago Pinto, che svolgerà il suo ultimo ruolo come direttore sportivo della Roma questa sera a Salerno, ha voluto chiudere l’affare prima di finalizzare alcune cessioni per non perdere l’opportunità di accaparrarsi Angeliño, il quale aveva altre offerte interessanti, soprattutto dal Betis. Tuttavia, la squadra deve ancora risolvere il problema delle liste e dell’indice di liquidità. Pertanto, almeno un giocatore dovrà essere ceduto entro la fine del mercato. I nomi più quotati sono Kumbulla, Celik e Belotti, ma anche Llorente è appetibile sul mercato. Inoltre, la Roma vorrebbe restituire Renato Sanches al PSG.
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Attualità
Claudio Ranieri: il signore del calcio

Nel calcio moderno, spesso dominato da logiche di mercato, fredda tattica e narrazioni da copertina, ci sono figure che riescono ancora a farci emozionare con la sola forza della loro umanità. Claudio Ranieri è una di queste: non solo un allenatore, ma un uomo che riesce ad incarnare i valori più autentici dello sport: umiltà. passione, lavoro e, soprattutto, rispetto.
La classifica è importante, si, ma non racconta la compattezza ritrovata, gli occhi pieni di grinta dei ragazzi, l’orgoglio dei tifosi che, per la prima volta dopo tanto tempo, hanno rivisto in campo una Roma che meritano.
Ci sono allenatori che vincono trofei e poi c’è Claudio Ranieri, che ha fatto sentire i tifosi orgogliosi non solo per quello che si è vinto, ma per come si è vissuto quel cammino. Perché a Roma, più del risultato, contano il cuore, la verità e l’appartenenza. E Ranieri, di tutto questo, è stato un simbolo. Il tuo calcio non finisce qui, perché vive in tutti quelli che ti guardano e pensano: “Voglio diventare come lui.”
Grazie per non aver mai smesso di essere uno di noi. La Roma ti ha amato. Ma tu, forse, l’hai amata anche di più.
Calcio Roma
Klopp alla Roma: il rebus dei Friedkin accende i tifosi giallorossi

Un semplice video istituzionale, pensato per esaltare la bellezza della Capitale e il profondo legame tra la città e il club.
Ma a Roma, dove la passione corre più veloce della logica, quei sedici secondi sono bastati per far sognare in grande. E anche per immaginare, dietro quelle immagini evocative, un messaggio nascosto, quasi un enigma da decifrare.
Klopp alla Roma
Nel filmato diffuso dalla famiglia Friedkin, da sempre attenta a una comunicazione elegante, visiva e spesso indiretta, scorrono in rapida successione alcuni dei simboli più iconici della città eterna: il Colosseo, la Lupa capitolina, lo stadio Olimpico, la Basilica di San Pietro, e il Pantheon. Elementi che compongono un ritratto affascinante di Roma, ma che, a guardarli bene, sembrano anche nascondere una sequenza sospetta. Colosseo (che in tedesco si scrive con la K), Lupa, Olimpico, San Pietro, Pantheon: le iniziali formano una parola ben precisa. K-L-O-P-P.
Un tecnico amatissimo a livello internazionale, reduce da un ciclo straordinario con il Liverpool da pochi mesi diventato Head of Global Soccer del gruppo Red Bull.
Eppure, per i tifosi della Roma, nulla è impossibile. Abituati a una comunicazione spesso ambigua e cinematografica da parte della proprietà americana, non escludono che dietro quella manciata di fotogrammi possa davvero celarsi un messaggio in codice. Dal club, però, nessuna conferma. Anzi, con un sorriso, fonti vicine alla società frenano le interpretazioni: “Il Colosseo si scrive con la C”.
Ma a Roma, il video continua a rimbalzare tra social e chat. E finché il nuovo allenatore non verrà ufficialmente annunciato, l’illusione continuerà a vivere.
Perché immaginare Klopp all’Olimpico non costa nulla. E in fondo, ogni grande avventura inizia proprio da un sogno.
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