Attualità
Genitori denunciano preside per la sicurezza della scuola

Situazione critica all’Istituto Comprensivo Carlo Levi
Alcuni genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo Carlo Levi, situato in via Serrapetrona nella zona di Fidene a Roma, hanno presentato una denuncia contro la preside Silvia Fusco. La motivazione della denuncia è legata alla presunta obstruzione delle uscite di sicurezza e della scala antincendio dell’edificio scolastico. Secondo quanto riportato da Fanpage.it, un genitore ha spiegato che la situazione è particolarmente grave, sottolineando che “i bambini sono in pericolo”. L’apprensione dei genitori riguarda la possibilità che, in caso di incendio o altra emergenza, gli alunni possano rimanere intrappolati all’interno della scuola.
L’origine del problema durante le vacanze di Natale
L’incidente sembra avere avuto origine durante le vacanze di Natale. È stato riportato che la preside avrebbe intrapreso azioni di pulizia e riorganizzazione all’interno dell’istituto senza preavvisare né i genitori né il corpo docenti. Durante queste operazioni, diversi oggetti, tra cui banchi, armadi, giochi per l’infanzia e manufatti degli alunni, sono stati rimossi e, in parte, gettati nei cassonetti. Alcuni di questi oggetti sono stati accumulati davanti alla scala antincendio, causando preoccupazioni sui possibili rischi di sicurezza.
Intervento delle autorità e situazione attuale
L’8 gennaio, giorno di rientro a scuola dopo le vacanze, un genitore ha sporto denuncia alla Polizia di Stato. Le autorità, insieme ai vigili urbani, sono intervenute per valutare la situazione e hanno segnalato ad Ama la necessità di rimuovere i rifiuti accatastati attorno all’edificio. Tuttavia, al momento della dichiarazione del genitore, la rimozione non era ancora avvenuta.
I genitori hanno inoltre scoperto che le porte di sicurezza dotate di maniglie antipanico erano bloccate dall’interno con delle sedie, e un’area didattica con serre e fioriere per i bambini era stata smantellata e spostata. La comunità scolastica è ora in attesa di misure tempestive per ripristinare la sicurezza dell’edificio al più presto.
I genitori sperano che questi problemi vengano risolti rapidamente, al fine di garantire un ambiente sicuro per i loro figli.
Attualità
Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?
In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?
Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.
I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.
Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.
Attualità
Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center
Telemarketing cosa cambia
“Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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