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Influencer, ecco le nuove regole dopo il caso Ferragni: multe fino a 600 mila euro

Nuove regole per gli influencer: multe salate fino a 600.000 euro
Dopo il caso Ferragni, l’Autorità per le comunicazioni ha approvato all’unanimità nuove disposizioni in materia di trasparenza e pubblicità per i contenuti sui social media. Le nuove regole riguardano anche gli influencer, che dovranno attenersi alle disposizioni del Testo unico dei servizi di media audiovisivi.
Le nuove disposizioni richiedono agli influencer di indicare chiaramente la natura pubblicitaria dei loro contenuti in modo evidente e immediatamente riconoscibile. Questa misura è stata presa in considerazione perché, come gli altri media, gli influencer creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi. Inoltre, essi esercitano una responsabilità editoriale attraverso piattaforme di condivisione dei video e social media.
Le linee guida si applicano agli influencer che raggiungono almeno un milione di follower su diverse piattaforme o social media e hanno generato un tasso medio di coinvolgimento del 2% o superiore. Questo significa che devono aver suscitato reazioni da parte degli utenti, sotto forma di commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati.
Le disposizioni includono misure in materia di comunicazioni commerciali, protezione dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport. Inoltre, prevedono anche sanzioni e ordini volti alla rimozione o all’adeguamento dei contenuti non conformi alle regole. L’Autorità intende inoltre adottare un codice di condotta a cui gli influencer dovranno attenersi, garantendo trasparenza e riconoscibilità.
L’organo di garanzia ha annunciato che ci sarà un tavolo tecnico per scrivere le regole del codice di condotta, al quale parteciperanno anche operatori che non rientrano nel perimetro dell’Autorità. Alcuni di questi operatori includono intermediari tra gli influencer e le aziende. L’obiettivo è quello di recepire le istanze di questi soggetti e guidare l’azione verso il rispetto delle regole, avvalendosi delle migliori pratiche in materia.
Le multe previste per l’inosservanza di tali disposizioni sono estremamente elevate, arrivando fino a 600.000 euro.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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