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Lavoro, Arrivano 152 nuovi medici per i pronto soccorso del Lazio. Link

Nuova ondata di assunzioni per medici di pronto soccorso nel Lazio
La recente ondata di assunzioni di medici di pronto soccorso sta portando sollievo al sistema sanitario del Lazio, con l’arrivo di 152 nuovi dirigenti medici con specializzazione in Medicina d’Emergenza – Urgenza. La Asl Roma 6 ha lanciato un concorso pubblico per coprire a tempo pieno e indeterminato questi importanti ruoli. La partecipazione al concorso è stata positiva, con 163 medici in formazione specialistica che hanno dimostrato un’encomiabile esperienza nell’ambito dell’emergenza-urgenza. Il concorso, che coinvolge anche altre aziende sanitarie di Roma e del Lazio, rappresenta una significativa opportunità professionale nel campo della sanità.
La necessità di medici di pronto soccorso è fondamentale per garantire cure istantanee e cruciali in situazioni ad alta pressione, fornendo un trattamento tempestivo e appropriato ai pazienti che richiedono assistenza immediata. Secondo Francesco Marchitelli, commissario straordinario della Asl Roma 6, si tratta di una strada che offre ai medici l’accesso a posizioni stabili all’interno del settore pubblico della sanità, fornendo una solida base per una carriera professionale.
L’importanza di rafforzare l’organico medico nelle strutture di pronto soccorso è fondamentale, specialmente in un periodo in cui le sfide sanitarie sono molteplici. Questa nuova ondata di assunzioni costituisce un passo significativo per garantire una maggiore resilienza e capacità di risposta del sistema sanitario del Lazio di fronte a emergenze e sfide impreviste. La presenza di medici altamente qualificati e motivati nei servizi di pronto soccorso è un pilastro cruciale per un sistema sanitario efficiente e efficace.
Per informazioni sul bando qui il link utile
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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