Attualità
Papa Francesco Invita Roma a Essere Più Accogliente e Vivibile

Papa Francesco Rivolge un Appello per la Vivibilità del Centro Storico
Durante la celebrazione del Te Deum, Papa Francesco ha espresso un fervente desiderio affinché il centro storico di Roma diventi più accessibile, soprattutto per le persone anziane e per chi ha disabilità motorie. Il pontefice ha enfatizzato l’importanza di coniugare la “grande bellezza” della città eterna con un adeguato decoro e funzionalità degli spazi urbani.
La Visita al Presepe di Piazza San Pietro
Dopo aver presieduto il Te Deum, Papa Francesco si è recato al presepe allestito in piazza San Pietro. Qui ha pregato davanti alla statua del Bambinello e ha salutato i numerosi fedeli presenti, fermandosi anche per rendere omaggio alla banda della Guardia Svizzera.
Incontro con il Sindaco di Roma
Il Santo Padre ha poi incontrato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, auspicando che la capitale italiana diventi sempre più vivibile e accogliente. Papa Francesco ha sottolineato l’importanza della testimonianza offerta sia dalla comunità ecclesiale che civile, esortando Roma a essere un faro di speranza per residenti e turisti.
Un Appello per una Migliore Accoglienza a Piazza San Pietro
Nel suo discorso, il pontefice ha anche parlato della necessità di migliorare l’accoglienza a Piazza San Pietro e nell’intera visita alla Basilica, così come i servizi di informazione a disposizione dei visitatori, per garantire che anche le persone anziane e quelle con disabilità motorie possano godere del fascino del centro storico della città.
Conclusione
Papa Francesco ha ribadito l’importanza di rendere Roma una città più vivibile e accogliente per tutti i suoi cittadini, e questo auspicio riguarda non solo il decoro, ma anche la funzionalità e l’accessibilità degli spazi urbani.
Attualità
Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.
Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.
La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.
Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.
Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.
Attualità
Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.
La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.
Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.
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