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Teatro di Roma, De Fusco risponde alle accuse dei politici

De Fusco nuovo direttore generale del Teatro di Roma: risposta alle critiche sulla sua nomina
Luca De Fusco, il neo direttore generale del Teatro di Roma, ha replicato alle critiche del Campidoglio sulla sua nomina affermando che la questione è politica e non è compito suo rispondere. Il sindaco Raggi ha definito la sua nomina come una “scelta assunta con la forza” e “prepotente occupazione” da parte della destra. De Fusco ha dichiarato di aver sempre mantenuto un equilibrio neutrale nella sua carriera e di essere disposto a lavorare in concordia con il Comune di Roma per recuperare un’armonia. Ha sottolineato l’importanza di essere un teatro per tutta la comunità, non solo per una parte.
De Fusco ha difeso la legittimità della sua nomina, sottolineando la regolarità della seduta durante la quale è stata effettuata. Ha dichiarato di dirigere teatri da 25 anni e di non aver mai avuto problemi di questo genere in passato. Ha sostenuto che la sua nomina è regolare e che non c’era alcun motivo per posticiparla ulteriormente.
Il neo direttore si è detto contento della nomina, ma ha espresso dispiacere per il clima politico creatosi attorno alla questione. Ha affermato che la situazione politica suscitata dalla sua nomina gli ha causato disappunto e ha auspicato un rapido recupero della situazione. Ha sottolineato la necessità di presentare la domanda di finanziamento al ministero tra 10 giorni e ha evidenziato la tempistica serrata per presentare il programma artistico ed economico del Teatro di Roma.
Fonte: https://www.adnkronos.com/spettacoli/teatro-di-roma-de-fusco_3ZTq7wWQSH4X4pfJGme8KV
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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