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WAX, maxi ritrovamento a Roma: di cosa si tratta e perché è pericoloso

Arrestato a Roma con oltre 3mila dosi di WAX: che cos’è questo concentrato di cannabis simile alla cera d’api
Un uomo di 60 anni è stato arrestato a Roma con un’ingente quantità di WAX. Si tratta di un concentrato di cannabis estremamente potente, noto per la sua somiglianza con la cera d’api. Il WAX è popolare tra i giovani della Capitale ed è oggetto di attenzione da parte delle autorità per le implicazioni legate al traffico di stupefacenti.
Il sospettato è stato fermato durante un servizio di perlustrazione nella zona di Città Giardino e, successivamente, arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A bordo della sua auto noleggiata, sono stati trovati diversi barattoli contenenti oltre 100 grammi di WAX e 300 euro in contanti. Secondo le analisi dei carabinieri del Ris di Roma, la sostanza aveva un elevato contenuto di THC, sufficiente per produrre oltre 3mila dosi con un valore stimato di 5mila euro. L’uomo è stato sottoposto a misure cautelari e attualmente il procedimento è nelle fasi delle indagini preliminari.
Il WAX è un concentrato di cannabis estratto con butano, liquido altamente infiammabile. La sostanza ottenuta viene poi lavorata fino ad assumere una consistenza simile alla cera d’api e può contenere fino all’80% di THC. In commercio è conosciuto con i nomi di Honeycomb, Crumble o Budder.
Per ulteriori dettagli, puoi consultare la fonte originale dell’articolo.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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