Attualità
Alpinista italiano muore sulle Alpi francesi: precipita per 300 metri dopo cedimento neve

Paolo Roasio, un 52enne residente a Verzuolo (Cuneo), è tragicamente deceduto a seguito di un incidente montano sul territorio francese, in prossimità del confine italiano. La Grande appassionato di montagna, Roasio stava facendo una discesa su una pendice della Tête de Fer, una montagna alta più di 2000 metri situata nella regione di Larche, non lontano dal Colle della Maddalena. Questa è un’area popolare tra gli amanti dell’escursionismo e dello scialpinismo.
Mentre stava scendendo, Roasio è inavvertitamente passato su un crinale che improvvisamente ha ceduto. Questo avvenimento potrebbe essere stato causato dalle alte temperature registrate nel corso dell’inverno. A seguito dello scivolamento, l’uomo è precipitato per oltre 300 metri.
I compagni di escursione di Roasio furono i primi ad intervenire, dando subito l’allarme alle unità di salvataggio francesi. Nonostante i tentativi di soccorso, le ferite riportate durante la caduta hanno causato la sua morte.
Roasio era dipendente dell’Alstom di Savigliano, uno stabilimento produttivo specializzato nella realizzazione di treni e locomotive. Le sue passioni principali erano la montagna, che frequentava in tutte le stagioni a piedi, in sci o con la mountain bike, e il disegno.
“Ho ancora difficoltà a crederci – ha dichiarato il direttore del Corriere di Savigliano, Andrea Giaccardi. “Per oltre vent’anni, Roasio ha lavorato come vignettista per il nostro giornale. Il suo talento nel catturare l’ironia e l’umorismo della redazione in una singola vignetta non aveva eguali. Tutti noi alla redazione siamo vicini alla sua famiglia in questo triste momento. Paolo era veramente una persona straordinaria.
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Attualità
Concorso per 800 persone al Comune di Roma. Il bando completo

Nuovi concorsi pubblici: 808 posti disponibili tra operatori, istruttori e funzionari
Quando esce il bando del comune di Roma? Una domanda che in tanti si saranno fatti. Ora però è finalmente uscito il bando del comune di Roma. L’amministrazione ha annunciato l’apertura di tre bandi di concorso per un totale di 808 nuovi posti nel settore pubblico, suddivisi tra le aree degli operatori, degli istruttori e dei funzionari.
Le selezioni mirano a rafforzare diverse professionalità a servizio della pubblica amministrazione, con opportunità rivolte a profili con qualifiche e competenze differenziate.
Quali figure per il comune di Roma?
Operatori: 72 assunzioni per quattro profili
Il primo bando riguarda l’area degli operatori, con 72 posti complessivi ripartiti equamente (18 per ciascun profilo) tra quattro ambiti professionali:
- Servizi di supporto e custodia: comprendono ruoli come uscieri, custodi e addetti all’accoglienza e all’informazione dell’utenza;
- Servizi tecnici: include figure come manutentori, facchini e addetti ai magazzini economali;
- Servizi ambientali: destinati a giardinieri e operatori del verde pubblico;
- Servizi di trasporto: riservati ad autisti e trasportatori.
Istruttori: 450 posti tra ambito amministrativo e tecnico
Il secondo concorso mette a disposizione 450 posti per la figura di istruttore, suddivisi in due profili professionali:
- Istruttori amministrativi: 225 posizioni disponibili;
- Istruttori tecnici: altri 225 posti, rivolti a geometri e diplomati in costruzioni, ambiente e territorio.
Funzionari: 286 posizioni per quattro diversi ruoli
Infine, il terzo bando, riservato all’area dei funzionari, prevede 286 assunzioni così suddivise:
- Funzionari amministrativi: 125 posti;
- Funzionari tecnici: 125 posti per profili quali architetti, ingegneri e urbanisti;
- Funzionari dei servizi ambientali: 18 posti destinati ad agronomi ed esperti in gestione del paesaggio;
- Funzionari per i servizi informatici e telematici: ulteriori 18 posizioni.
Prove e selezioni
Tutti i concorsi prevedono una prova scritta e una prova orale. Qualora il numero di candidature superasse di dieci volte i posti disponibili per ciascun profilo, potrà essere introdotta anche una prova preselettiva.
Attualità
Morta per liposuzione imposta: medico legato a Simonetta Kalfus operato senza consenso e ora sospeso

TragediaInSalute: Scopri la storia scioccante di una morte dopo liposuzione e il medico sospeso!
Una vicenda che sta accendendo i riflettori sul mondo della chirurgia estetica: una donna ha perso la vita in circostanze drammatiche dopo un intervento di liposuzione, portando alle sospensioni di un medico legato al caso di Simonetta Kalfus. Gli inquirenti stanno indagando su possibili irregolarità, come l’operazione effettuata contro la volontà della paziente, alimentando dibattiti su sicurezza e consenso nel settore.
Le ombre sulla procedura
Le autorità sanitarie hanno avviato un’indagine approfondita, focalizzandosi su come l’intervento possa essere stato condotto senza il pieno consenso della donna. Fonti vicine al caso rivelano dettagli che stanno catturando l’attenzione pubblica, evidenziando i rischi nascosti dietro procedure apparentemente routine.Il collegamento con Simonetta Kalfus
Simonetta Kalfus, figura nota nel contesto, si trova al centro di questa storia, con il medico sospeso che operava nel suo entourage. ‘Ha operato una donna contro sua volontà’ è la frase che echeggia nelle dichiarazioni ufficiali, underscoring the gravity of the allegations and raising questions about oversight in medical practices.
Risvolti e indagini in corso
Mentre le indagini proseguono, esperti del settore sottolineano l’importanza di regole più stringenti per proteggere i pazienti, con questo caso che potrebbe ispirare cambiamenti normativi. Resta da vedere quali sviluppi emergeranno, tenendo alta l’attenzione su etica e sicurezza.
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