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Candidata rifiuta lavoro full time a 500 euro al mese in supermercato
Candidata rifiuta lavoro full time a 500 euro al mese in supermercato

Una studentessa universitaria di Roma, Aurora, ha recentemente condiviso la sua esperienza riguardo al rifiuto di un’offerta di lavoro a tempo pieno in un supermercato, la quale prevedeva uno stipendio di 500 euro al mese senza prospettive di crescita a breve termine. Inizialmente, Aurora aveva risposto a un annuncio online di un noto supermercato, ma ha dovuto rinunciare quando le è stato offerto uno stipendio notevolmente inferiore alle aspettative.
Aurora, studentessa presso l’Università Roma Tre, si è trovata a cercare lavoro nella città in cui vive. Dopo aver trovato un annuncio per un tirocinio come addetto vendita in un supermercato Penny, si è candidata. L’annuncio specificava che il tirocinio sarebbe durato sei mesi, con uno stipendio tra i 500 e i 900 euro al mese, e non richiedeva esperienza ma ottime capacità organizzative e di lavoro di squadra.
Tuttavia, Aurora è rimasta delusa quando le è stato offerto uno stipendio di 500 euro al mese per 40 ore settimanali, senza prospettive di crescita immediata. Nonostante le fosse stata promessa la possibilità di diventare apprendista e successivamente ottenere uno stipendio più alto, ma solo se fosse stata valutata positivamente dall’azienda, ha scelto di rifiutare l’offerta.
La studentessa ha spiegato che 500 euro al mese erano troppo pochi per coprire le sue spese di sussistenza, considerando che si mantiene da sola mentre studia. Attualmente, ha trovato lavoro in un ristorante a Trastevere con uno stipendio che le permette di sostenersi senza problemi. Questa esperienza dimostra la necessità di offrire condizioni adeguate ai lavoratori, specialmente ai giovani in cerca di opportunità nel mondo del lavoro.
Per maggiori dettagli, si può trovare l’articolo originale su [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/roma/si-candida-per-un-lavoro-al-supermercato-500-euro-al-mese-per-un-full-time-costretta-a-rifiutare/).
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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