Roma e dintorni
Occupazioni abusive di alloggi popolari a Roma: raid della polizia
Occupazioni abusive di alloggi popolari a Roma: rapida azione della polizia per scongiurare il problema

Occupazioni abusive di alloggi popolari a Roma: rapida azione della polizia per scongiurare il problema
Recentemente a Torpignattara, un quartiere popolare nella zona del Casilino a Roma, una persona ha scoperto che la sua casa popolare, assegnata dal Comune, è stata occupata in sua assenza. La legittima assegnataria ha contattato prontamente la Polizia Locale di Roma Capitale, che con un intervento tempestivo ha consentito alla signora di riconquistare il controllo della sua abitazione. Gli occupanti abusivi, compresa una donna di 40 anni di origine straniera, sono stati denunciati e dovranno rispondere del loro comportamento illecito di fronte all’Autorità Giudiziaria.
Purtroppo, casi simili di occupazioni abusive di alloggi popolari non sono insoliti nella città. Ad esempio, a novembre 2023, nel quartiere di Ponte di Nona, un anziano di 85 anni è stato ricoverato in ospedale e la sua casa è stata occupata da una giovane italiana di 23 anni, il suo compagno e i loro bambini. L’offerta di alloggio alternativo è stata declinata dalla famiglia, che ha deciso di restare nell’appartamento. Un altro episodio simile si è verificato ad agosto, quando un uomo nel quartiere Prenestino ha lasciato accidentalmente le finestre aperte al suo rientro dal lavoro, permettendo a una donna rumena di 43 anni di introdursi nella casa con i suoi tre figli minori. La polizia ha dovuto mediare a lungo per convincere la donna a lasciare l’appartamento e restituirlo al legittimo inquilino.
Un caso particolarmente eclatante risale a due anni fa, quando un uomo di 86 anni di nome Ennio Di Lalla ha trovato la sua casa occupata dopo essere uscito. Ha dovuto rimanere fuori dalla sua abitazione per diverse settimane prima che l’occupazione fosse risolta.
Questi episodi mettono in luce la necessità di affrontare seriamente il problema delle occupazioni abusive di alloggi popolari a Roma. La pronta azione della polizia è cruciale per scongiurare questo tipo di situazioni e garantire i diritti dei legittimi assegnatari di alloggi comunali.
Roma e dintorni
Roma, cadavere sul tetto a Monteverde: forse era un ladro di appartamenti

(Adnkronos) – Potrebbe essere un ladro di appartamenti l’uomo, trovato senza vita ieri pomeriggio sul tetto di un’autorimessa, all’interno di un’area condominiale di via Giovanni Cadolini, in zona Monteverde Vecchio a Roma. A segnalare il cadavere era stato un residente di un palazzo vicino che affacciandosi aveva notato il corpo che presentava lesioni compatibili con una caduta dall’alto e segni di decomposizione.
Escluso da chi indaga il suicidio, mentre si ipotizza che l’uomo potrebbe essere caduto nel tentativo di arrampicarsi. Mentre vanno avanti le indagini dei carabinieri, risposte sulle cause della morte sono attese dall’autopsia disposta dalla procura di Roma.
Roma e dintorni
West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi

(Adnkronos) – Due nuove vittime per il virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L’altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Salgono così a 12 i decessi per il virus West Nile nella Regione.
I numeri della Regione
Nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 18 agosto, hanno certificato 8 nuovi casi (dei quali 2 casi con sindrome neurologica e 5 casi con febbre da West Nile Virus ed un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue, a dimostrazione della sicurezza garantita dal sistema trasfusionale regionale). I nuovi casi sono stati rilevati a Cassino nel frusinate e a Latina, Gaeta e Norma. Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 182.
Le aree coinvolte
Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 160 casi nella Asl di Latina; 11 casi nella Asl Roma 6; 6 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; 3 casi fuori regione, due nella provincia di Caserta e uno in provincia di Isernia; uno in corso di definizione. Dei 182 casi di positività da virus West nile: 41 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 34 persone sono state dimesse; 91 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 12 decessi.
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