Attualità
Strage sulle strade del Lazio: Azione lancia raccolta firme per legge ‘Strade Sicure’

Alessio D’Amato, consigliere regionale di Azione, ha lanciato un’appello diretto ai cittadini del Lazio, chiedendo una rapida approvazione della legge da lui proposta.
La legge, denominata ‘Lazio Strade Sicure’, è stata presentata in una recente iniziativa pubblica. Azione ha messo in campo una raccolta firme per promuovere la sua approvazione, con banchetti negli municipi e nei comuni del Lazio e la possibilità di firmare online.
D’Amato ha specificato la necessità di questa legge dato che ha già atteso mesi dopo la sua presentazione al Consiglio regionale. Secondo lui, non è il momento per aspettare o fare propaganda, ma piuttosto c’è bisogno di azioni concrete per ridurre gli incidenti stradali. Lo stesso consigliere regionale era presente al sit in organizzato per lanciare l’iniziativa, assieme a Claudia Finelli, consigliera del Municipio XIII, e ai consiglieri comunali di Azione Flavia De Gregorio e Francesco Carpano.
L’obiettivo della proposta è ridurre il numero di vittime della strada, dimezzare il numero di incidenti entro il 2030 e non registrare morti sulle strade entro il 2050, in linea con le richieste dell’Unione Europea.
Parlando con Fanpage.it, D’Amato ha delineato la sua proposta di legge, attualmente in commissione ma non ancora giunta all’assemblea regionale. La legge punta alla prevenzione, dato che gli incidenti automobilistici rappresentano la principale causa di morte tra i giovani. Il consigliere propone corsi di guida sicura, iniziative con i gestori di locali, investimenti nelle scuole e nelle associazioni dei familiari delle vittime.
Per Roma e il Lazio, c’è l’esigenza di garantire la sicurezza sui passaggi pedonali, spesso teatro di incidenti mortali. Secondo D’Amato, i passaggi dovrebbero essere rialzati e illuminati, e potrebbe essere utile coinvolgere enti privati per la loro manutenzione e sicurezza, in particolare nei pressi di scuole ed ospedali.
Attualità
Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

#IncuboInQuota: Turbolenze e Panico a Bordo di un Volo per Alicante! 😱✈️ #Viaggi #Aereo
Un’esperienza da incubo quella vissuta dai passeggeri di un volo diretto ad Alicante. “Più l’aereo scendeva e più peggiorava la situazione,” racconta un viaggiatore a Fanpage.it. Durante la discesa, il terrore si è impadronito dei passeggeri mentre l’aereo mostrava segni di instabilità.
“Panico a bordo,” descrive chi c’era, mentre il pilota decideva improvvisamente di riprendere quota per gestire la situazione. Secondo la testimonianza, questi sono stati “gli attimi peggiori,” con la tensione che cresceva minuto dopo minuto. La gravità del momento è stata accentuata dal malore di un passeggero, tanto da richiedere l’uso di una bombola dell’ossigeno da parte delle hostess.
Il racconto del testimone lascia chiaramente intendere quanto drammatica possa risultare un’esperienza simile. Un episodio che riporta l’attenzione sulle difficoltà dei viaggi aerei e sui riflessi pronti necessari da parte dell’equipaggio di cabina.
Un’occasione, quella di questo volo, per riflettere sull’importanza della sicurezza e della preparazione quando si tratta di affrontare l’inaspettato in aria.
Italia
Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

Sfrattato e sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano.
Milano: eseguito sfratto del centro sociale Leoncavallo
In questo momento a Milano stanno eseguendo lo sfratto del centro sociale Leoncavallo. La notizia battuta dalle agenzie di stampa informa che è stato eseguito il provvedimento di sfratto dell’immobile occupato abusivamente dal centro sociale Leoncavallo. Poco prima delle 9 l’ufficiale giudiziario con la collaborazione della polizia di Stato ha fatto accesso nell’ex cartiera di via Watteau.
Leoncavallo sfratto rinviato 100 volte
Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l’associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d’interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall’attuale spazio. Lo storico ‘Leonka’, così lo chiamavano a Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.
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