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Strage sulle strade del Lazio: Azione lancia raccolta firme per legge ‘Strade Sicure’

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Strage sulle strade del Lazio: Azione lancia raccolta firme per legge ‘Strade Sicure’

Alessio D’Amato, consigliere regionale di Azione, ha lanciato un’appello diretto ai cittadini del Lazio, chiedendo una rapida approvazione della legge da lui proposta.

La legge, denominata ‘Lazio Strade Sicure’, è stata presentata in una recente iniziativa pubblica. Azione ha messo in campo una raccolta firme per promuovere la sua approvazione, con banchetti negli municipi e nei comuni del Lazio e la possibilità di firmare online.

D’Amato ha specificato la necessità di questa legge dato che ha già atteso mesi dopo la sua presentazione al Consiglio regionale. Secondo lui, non è il momento per aspettare o fare propaganda, ma piuttosto c’è bisogno di azioni concrete per ridurre gli incidenti stradali. Lo stesso consigliere regionale era presente al sit in organizzato per lanciare l’iniziativa, assieme a Claudia Finelli, consigliera del Municipio XIII, e ai consiglieri comunali di Azione Flavia De Gregorio e Francesco Carpano.

L’obiettivo della proposta è ridurre il numero di vittime della strada, dimezzare il numero di incidenti entro il 2030 e non registrare morti sulle strade entro il 2050, in linea con le richieste dell’Unione Europea.

Parlando con Fanpage.it, D’Amato ha delineato la sua proposta di legge, attualmente in commissione ma non ancora giunta all’assemblea regionale. La legge punta alla prevenzione, dato che gli incidenti automobilistici rappresentano la principale causa di morte tra i giovani. Il consigliere propone corsi di guida sicura, iniziative con i gestori di locali, investimenti nelle scuole e nelle associazioni dei familiari delle vittime.

Per Roma e il Lazio, c’è l’esigenza di garantire la sicurezza sui passaggi pedonali, spesso teatro di incidenti mortali. Secondo D’Amato, i passaggi dovrebbero essere rialzati e illuminati, e potrebbe essere utile coinvolgere enti privati per la loro manutenzione e sicurezza, in particolare nei pressi di scuole ed ospedali.

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Telescopi Webb e Hubble osservano le aurore di Giove ma non riescono a concordare su ciò che vedono

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Telescopi Webb e Hubble osservano le aurore di Giove ma non riescono a concordare su ciò che vedono

AuroreDiGiove #SpazioMisterioso Preparatevi a essere sbalorditi: le spettacolari aurore di Giove, catturate dal telescopio James Webb, sono centinaia di volte più luminose e imprevedibilmente variabili di quanto gli scienziati avessero mai immaginato, rivelando segreti cosmici che potrebbero cambiare tutto ciò che sappiamo sul nostro gigante gassoso preferito!

Le aurore di Giove non sono solo uno spettacolo visivo mozzafiato, ma un fenomeno che supera di gran lunga le nostre aurore terrestri. Grazie alle incredibili immagini scattate dal telescopio spaziale James Webb, stiamo assistendo a dettagli senza precedenti: queste luci eteree si alimentano non solo dal vento solare, come accade sulla Terra, ma anche dal materiale vulcanico espulso dalla luna Io, rendendo Giove un vero e proprio teatro di energia cosmica.

Un Regalo Inaspettato

Le foto, rese pubbliche di recente su Nature Communications, sono state immortalate il 25 dicembre 2023 con la fotocamera NIRCam di Webb. Gli esperti si sono trovati di fronte a un evento iperattivo, dove “tutta la regione che ribolliva ed esplodeva di luce”, con variazioni che accadevano in pochi secondi. “Che regalo di Natale, mi ha lasciato a bocca aperta!”, come è stato espresso dai ricercatori.

Il Mistero delle Luci

Osservando Giove con Webb nell’infrarosso e coordinando con il telescopio Hubble nell’ultravioletto, i ricercatori hanno scoperto un enigma affascinante: le emissioni più brillanti, legate al triidrogeno cationico (H3+), non corrispondono a quanto visto da Hubble. Questo potrebbe richiedere una quantità enorme di particelle a bassissima energia, un’idea che fino a ora sembrava impossibile e che sta alimentando nuove teorie sul pianeta.

Telescopi Webb e Hubble osservano le aurore di Giove ma non riescono a concordare su ciò che vedono

Prossime osservazioni con Webb e i dati dalla sonda Juno della NASA, oltre a guidare la missione Juice dell’ESA verso Giove, promettono di svelare ulteriori dettagli su come il campo magnetico del pianeta interagisca con l’atmosfera e con la luna Io, aprendo la porta a scoperte che potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione dello spazio.

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Le rovine Maya di Chichen Itza lottavano già contro il sovraffollamento turistico, e l’arrivo di MrBeast non ha fatto che aggravare il caos.

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Le rovine Maya di Chichen Itza lottavano già contro il sovraffollamento turistico, e l’arrivo di MrBeast non ha fatto che aggravare il caos.

MrBeastAvventura: Scopri come l’iconico YouTuber ha trasformato un antico tempio Maya in una sfida epica che potrebbe cambiare per sempre il turismo!

Immaginate di esplorare le rovine misteriose di un tempio Maya vecchio di duemila anni, proprio come ha fatto MrBeast, il più grande creator del mondo con milioni di fan in delirio. Questa mossa audace non è solo l’ennesima idea virale del re dei video spericolati, ma apre un mondo di curiosità su come le sue avventure estreme stiano influenzando il pianeta, con un impatto ecologico che potrebbe sorprendervi più di quanto pensiate.

Una notte nel tempio

Nel video, MrBeast vaga tra le piramidi Maya come Chichén Itzá, accompagnato da una guida locale che rende tutto ancora più intrigante – un vero spot per il boom turistico in Messico. Lui dorme nella giungla e arriva persino a toccare maschere funerarie di re sepolti, un privilegio che fa impazzire i fan e fa sorgere domande su cosa accade quando celebrità del genere accedono a luoghi esclusivi.

La spettacolarizzazione di YouTube

Le rovine Maya di Chichen Itza lottavano già contro il sovraffollamento turistico, e l’arrivo di MrBeast non ha fatto che aggravare il caos.

Con quasi 400 milioni di follower e video che sfiorano i 200 milioni di visualizzazioni, MrBeast è un maestro nel creare titoli che catturano l’attenzione, come “Rischieresti di annegare per 500.000 dollari?”, “Sono sopravvissuto 7 giorni in una città abbandonata” o “Sono sopravvissuto ai 5 luoghi più mortali della Terra”. Questo stile frenetico e adrenalinico non fa solo impennare i clic, ma sta rivoluzionando il modo in cui viviamo il turismo estremo online.

Il controverso Tren Maya

Ma dietro l’eccitazione, c’è un lato oscuro: video come questo stanno inondando luoghi come la penisola dello Yucatán con turisti, tanto che il Ministero del Turismo prevede 6,7 milioni di visitatori. Progetti come il Tren Maya promettono di collegare siti storici, ma sollevano allarmi per l’ambiente, con sospensioni dei lavori e interventi dell’Unesco a proteggere grotte e templi. Il Messico si trova così in bilico tra promozione e preservazione, con influencer come MrBeast al centro di questo dilemma affascinante.

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