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Clamoroso, Israele ora accusa Guterres di antisemitismo

I negoziati per un accordo di tregua a Gaza tra Hamas e Israele hanno evidenziato profonde differenze tra le due parti, secondo quanto dichiarato da un funzionario del gruppo militante palestinese a conoscenza dei colloqui. Secondo il funzionario, c’è una chiara divergenza di opinioni nei negoziati a causa della percezione da parte di Israele della flessibilità mostrata da Hamas come un segno di debolezza.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è stato criticato da Israele che lo accusa di favorire il terrorismo e di essere anti-israeliano. Dopo l’Unrwa, l’organizzazione delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi, anche l’intera organizzazione dell’Onu è stata presa di mira da Israele. Il ministro degli Esteri Israel Katz ha lodato la decisione del Congresso Usa di congelare i finanziamenti all’Unrwa e ha attaccato duramente Guterres, definendo l’Onu un’istituzione antisemita e anti-israeliana che offre protezione ai terroristi.
Il segretario generale dell’Onu, Guterres, ha espresso preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e ha fatto appello a un cessate il fuoco umanitario immediato. Ha chiesto a Israele un accesso totale e senza restrizioni ai beni umanitari per la popolazione palestinese che sta vivendo una crisi umanitaria senza precedenti.
Durante le operazioni militari in corso a Gaza, Hamas ha denunciato che l’esercito israeliano ha aperto il fuoco su civili in fila per ricevere aiuti umanitari, provocando numerose vittime. L’Idf ha negato queste accuse. Le operazioni militari continuano in diverse parti della Striscia di Gaza, con entrambe le parti che riportano numerose vittime. Questo ha portato a un aumento delle tensioni tra Hamas e Israele durante i colloqui in corso in Qatar.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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