Attualità
Arrampicata su ex fabbrica Penicillina per video social, 18enne precipita: ferito.

Incidente nella fabbrica abbandonata
È successo questa notte nell’edificio abbandonato su via Tiburtina. Il ragazzo era in compagnia di due amici che hanno immediatamente chiamato i soccorsi.
La caduta dal tetto dell’edificio
Tre ragazzi appena maggiorenni questa notte si sono introdotti nell’ex Fabbrica di Penicellina alla periferia di Roma lungo via Tiburtina. Il relitto industriale è da decenni completamente abbandonato. I giovani si sono arrampicati sull’edificio, per girare video e foto da condividere sui social hanno successivamente racontato, quando una delle lastre su cui si trovavano ha ceduto, e un ragazzo di diciotto anni è precipitato nel vuoto per sei metri rimanendo ferito.
L’intervento dei soccorsi
Gli amici hanno immediatamente chiesto aiuto e sul posto sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri della Stazione di San Basilio e della Compagnia di Monte Sacro, che hanno accompagnato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno recuperato il giovane affidandolo così alle cure al personale sanitario del 118. Trasportato in ambulanza al pronto soccorso del Policlinico Umberto I è stato ricoverato in codice rosso, ma da quanto si apprende le ferite riportate non sarebbero gravi e le sue condizioni non destano particolare preoccupazione.
La situazione della fabbrica di penicillina abbandonata
L’ex fabbrica di penicillina è un relitto industriale abbandonato da decenni in una zona densamente abitate. Da anni si discute della sua bonifica, essendo pieno di sostanze tossiche e l’abbattimento. All’interno alcuni anni fa si era creato un vero e proprio slum abitato da senza fissa dimora, tossicodipendenti e migranti in transito nel nostro paese o richiedenti asilo. L’edificio è stato più volte sgomberato dalle forze dell’ordine ma ciclicamente c’è chi si introduce per cercarvi riparo. Nonostante le promesse e le discussioni in merito l’edificio, posto sotto sequestro nel 2015, giace nelle stesse identiche condizioni, anche dopo che è stato interessato da un vasto incendio.
Attualità
Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

Era il 21 agosto quando il Leoncavallo è stato definitivamanente sgomberato dopo ben 133 rinvii. Una cosa mai vista per un normale cittadino, ma il caso del centro sociale più famoso d’Italia è stata soprattutto una cosa politica. protetta dalla sinistra con il consenso degli amici degli amici.
Sulla questione è intervenuto l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci,
“Il Leoncavallo andava sgomberato. Anzi mi stupisce che ci siano voluti 31 anni perché in uno Stato libero e democratico non può sopravvivere alcuno spazio di illegalità, alcuno spazio dove la sopraffazione e la prevaricazione dominano sullo Stato e sull’ordine costituito. Quindi non so se si possa chiamare cultura quella che è stata effettuata o creata all’interno del Leoncavallo”.
Queste le parole dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che si è occupato del recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano.
“Certo che era uno spazio abusivamente occupato e visto che l’articolo 42 della Costituzione tutela la proprietà privata, andava sgomberato al più presto”, ha proseguito Vannacci, “Nessuno vuole togliere spazi alle persone che li cercano, ma i famosi antagonisti o alternativi lo facciano, ma non alle spese della società. Lo facciano a spese loro, si affittino un capannone, paghino le bollette, pagano i costi e facciano gli alternativi con i propri denari”.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
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