Attualità
Corruzione: dirigente soddisfa richieste illecite con mozzarelle, olio e vino, intercettazioni confermano

Sospeso dirigente Regione Lazio per corruzione
Un dirigente della Regione Lazio è stato sospeso con l’accusa di corruzione. Nell’ambito delle indagini, sono coinvolti un totale di 10 persone tra imprenditori e funzionari.
Indagine sul dirigente regionale per corruzione
Il dirigente della Regione Lazio è stato accusato di corruzione per aver favorito diversi imprenditori agricoli e funzionari in cambio di mozzarelle, olio, carburante e posti di lavoro per i figli, al fine di risolvere problemi burocratici.Contestati sei episodi di corruzione
Sono stati contestati sei episodi di corruzione, legati all’ottenimento di fondi europei e alla rapida erogazione di pratiche per aziende agricole nel corso della pandemia da Covid-19. Complessivamente, sono state denunciate dieci persone per reati di corruzione tra dirigenti regionali e imprenditori.
Mozzarelle, olio, vino e assunzioni in cambio di favori
Il dirigente della Regione Lazio avrebbe agevolato imprenditori in cambio di favori quali forniture di mozzarelle, olio, vino, carburante e anche l’assunzione dei figli. Alcuni casi specifici includono il ricevimento di forniture di mozzarella, vino, buoni carburante e altre agevolazioni in cambio di informazioni e favori.
Interrogatori e pressioni su pratiche burocratiche
Le intercettazioni riportano conversazioni tra il dirigente e gli imprenditori dove si discute di favori ricevuti in cambio di forniture e assistenza. Inoltre, si parla delle pressioni degli imprenditori sui dipendenti dell’ufficio per ottenere assistenza prioritaria.
Sospensione del dirigente e motivazioni del gip
Il gip di Cassino ha deciso di sospendere il dirigente per un anno dalle sue funzioni per corruzione e lo ha escluso dagli uffici pubblici. Le motivazioni sottolineano il comportamento sistematico del dirigente nell’accettare favori e favorire gli imprenditori in modo illegale.Fonte
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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
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