Attualità
Salvato e adottato dall’autista: storia di un miracolo

La scoperta di Albertino
Il gattino è stato chiamato Albertino, perché è sbucato davanti al bus da via Alberto Luthuli. Francesco lo ha adottato e portato a casa con sé.
Il salvataggio di Albertino
Impaurito a causa dei rumori della città, si è infilato nel motore di un autobus in via Mazzolari a Roma, poco dopo le 19. Ci sono volute ore per tirarlo fuori: a partecipare all’azione di salvataggio, l’autista della linea 075, i passeggeri, diversi passanti, operatori dell’AMA e anche i Vigili del Fuoco. Alla fine Albertino, un gattino di pochi mesi, è stato messo in sicurezza, tra le urla di commozione delle persone presenti. Ed è tornato a casa con Francesco, l’autista del bus che lo ha adottato.
La descrizione dello straordinario salvataggio
“Il primo ad accorgersi del piccolo ‘intruso’ è stato proprio il nostro collega che ha visto il micetto sparire sotto la vettura – ha dichiarato Atac in una nota -. Attimi di apprensione, ipotizzando il peggio, poi Francesco, sceso dal mezzo, si accorge che il gattino ha trovato rifugio all’interno della ruota anteriore sinistra dell’autobus. Da lì, grazie alle sue piccole dimensioni, ha proseguito verso l’interno della vettura, fino ad incastrarsi. Vani tutti i tentativi di recupero dell’animaletto del quale si sente solamente il miagolio stridulo provenire dall’interno della carrozzeria. Insieme a Francesco provano diversi passeggeri, alcuni dipendenti AMA e dei ragazzi di passaggio. Saranno poi i Vigili del Fuoco, allertati dal nostro collega, a salvare Albertino, servendosi anche della collaborazione di Francesco che, alla guida del mezzo, ha effettuato le manovre utili per consentire il recupero del felino”.
La scelta dell’adozione
Tutto è bene quel che finisce bene. Alla fine l’autista ha deciso di portare a casa con sé il gattino e adottarlo. “Non potevo tirarmi indietro davanti al segno del destino – ha spiegato – e così, finito il turno, sono tornato a prendere il micetto dalla ragazza che si era offerta di tenermelo. L’ho chiamato Albertino perché mi è sbucato davanti provenendo da via Alberto Luthuli. Ora sta bene”.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
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