Attualità
Aumento di capitale da 2,55 milioni di euro per FoolFarm SpA a €30 milioni di euro di valutazione. Crédit Agricole Italia entra nel capitale.

Tra i nuovi soci figurano inoltre il gruppo tecnologico Add Value, alcuni family offices italiani e una holding di investitori americani. L’azienda punta agli Stati Uniti nel 2025 e al lancio del nuovo modello di Gen-AI, Xphere.
Il gruppo FoolFarm S.p.A., venture builder italiano specializzato in Intelligenza Artificiale, ha chiuso un nuovo round di investimento da €2,55M con una valutazione pre-money di €30M. Questo apporto rappresenta il primo closing di un aumento di capitale più ampio, lanciato a giugno 2024, per un totale di €9.2M.
Questo aumento di capitale consentirà al gruppo di sviluppare il piano industriale 2024/2028 che prevede 20 nuovi investimenti entro l’orizzonte di piano in startup basate su tecnologie di intelligenza artificiale con l’obiettivo di raggiungere il break-even point entro il 2026 e la quotazione in borsa.
FoolFarm adotta un modello di business originale che prevede la produzione in serie, da zero al mercato, di startup nel campo dell’intelligenza artificiale, sia attraverso spin-off di tecnologie nate nei propri laboratori di ricerca e sviluppo di Milano e Lecce, sia attraverso il tech transfer di progetti universitari grazie al programma Foolers village, oggi presente nelle università di Lecce, Sassari e Sapienza di Roma.
L’originalità di FoolFarm risiede nel suo operare come una vera e propria “fabbrica di startup” attraverso un processo di startup-creation proprietario di tipo industriale e un’esclusiva piattaforma tecnologica di fast prototyping, FoolCore, che consente di creare nuovi prototipi e startup in poche settimane. Inoltre FoolFarm adotta una strategia che ha al centro la proprietà intellettuale in quanto, ogni startup è sempre basata su brevetti industriali internazionali. FoolFarm opera anche nel mondo delle Aziende attraverso l’offerta di Open Innovation FoolFarm Solutions.
Dal suo avvio FoolFarm ha creato oltre €15M di asset, lanciando sul mercato cinque startup di grande successo create da zero nei propri laboratori: Voiceme, IIO, Fragmentalis, AidaMask e Snaproof, tutte dotate di privativa industriale che ne assicura maggiore valore e ne facilita l’M&A.
Fra i soci che hanno deciso di sostenere ed intraprendere il percorso delineato dal piano industriale 2024/2028, accanto al CEO Andrea Cinelli, fa il suo ingresso Crédit Agricole Italia, che entra nel board e che promuoverà sinergie con l’ecosistema dell’innovazione dei Village by CA, network che conta 44 Village a livello mondiale di cui attualmente 4 attivi sul territorio italiano in grado di accelerare oltre 150 startup. Figurano inoltre l’integratore tecnologico Add Value, alcuni family offices italiani e una holding americana che consentirà a Foolfarm di svilupparsi negli Stati Uniti dal 2025.
“Questa collaborazione rappresenta una tappa significativa del nostro impegno nel campo dell’innovazione e del progresso tecnologico”, commenta Andrea Riva, Responsabile Capital Market di Crédit Agricole Italia. “Crediamo nelle potenzialità delle soluzioni avanzate di intelligenza artificiale e nell’operato di FoolFarm, che potrà accedere al nostro sistema internazionale dei Village by CA sviluppando con i vari attori del nostro ecosistema importanti sinergie. L’operazione riflette il nostro approccio 100% umano e 100% digitale, per un nuovo modo di fare banca volto a soddisfare in modo ancora più efficace le esigenze in continua evoluzione di una clientela sempre più vasta ed eterogenea.”
L’advisor dell’operazione è stata Phoenix Capital srl, che ha deciso di supportare FoolFarm in questo percorso.
Come Advisor siamo entusiasti di aver dato un apporto importante a questo primo closing dell’aumento di capitale di FoolFarm, un’eccellenza italiana di assoluto valore e, come dimostra l’ingresso dei nuovi soci, con prospettive di sviluppo industriale e scalabilità internazionale. Siamo convinti che, oltre al capitale raccolto, la dimensione ‘strategica’ dell’operazione e dei soggetti che siamo riusciti a coinvolgere possa rappresentare un case study e punto di riferimento per l’intero ecosistema italiano dell’innovazione, ed in particolare per il settore dell’AI”, commentano Giulio Fezzi, presidente di Phoenix Capital, e Francesco Righetti, direttore dell’Innovation Center di Phoenix Capital.
“Siamo davvero orgogliosi dell’ingresso di questi nuovi soci, aziende e profili di eccellenza assoluta- commenta Andrea Cinelli, CEO di FoolFarm SpA. – che hanno dimostrato piena fiducia nel nostro progetto e consolidato così il nostro percorso di crescita a livello europeo che vuole portarci presto all’IPO. FoolFarm vuole essere la “fabbrica” che costruirà, in Italia, le nuove startup nella generative AI che svilupperanno l’enorme mercato dell’intelligenza artificiale, risolvendo i grandi problemi della nostra generazione, tra cui il cambiamento climatico, contribuendo a realizzare un modello di venture capital più redditizio per gli investitori e più solido per gli startupper. Grazie all’entrata di Crédit Agricole Italia, FoolFarm acquisisce un respiro europeo attraverso l’ingresso di un partner industriale di assoluto prestigio con cui potranno svilupparsi importanti sinergie industriali. Infine, nell’aumento di capitale attuale entrano i primi soci americani che ci consentiranno di realizzare il sogno di avere una nostra filiale negli Stati Uniti per espanderci sul ricco mercato statunitense entro la seconda metà del 2024.”
Tra i nuovi progetti, FoolFarm ha annunciato il lancio nel Q4 della startup Xphere, che si propone di sviluppare un nuovo modello di AI generativa per le aziende.
Ultime Notizie Roma
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
Attualità
Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.
L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.
Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?
A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.
I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.
Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.
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