Attualità
Ecco una possibile riformulazione del titolo: “Regolare il turismo di massa è possibile anche a Roma: l’esperienza di Barcellona lo dimostra”

L’ex sindaca di Barcellona Ada Colau interviene a Roma contro Airbnb e l’overtourism
L’ex sindaca di Barcellona, Ada Colau, è a Roma per un incontro presso Garbatella con il minisindaco Amedeo Ciaccheri. Durante l’evento, Colau ha discusso su come le amministrazioni comunali possono intervenire sugli effetti negativi del turismo di massa, sottolineando la necessità di mettere un freno a Airbnb e agli affitti brevi.
Strategie per governare l’overtourism
La pioggia aveva smesso di cadere, e mentre Roma faceva i conti con i disagi, a Garbatella il cielo si schiariva. Presso la Villetta, storico centro della sinistra, le sedie venivano asciugate e il ritardo nel programma del festival Visionaria veniva lentamente recuperato. L’ospite centrale dell’evento era Ada Colau, ex sindaca di Barcellona e attivista per il diritto alla casa. L’incontro, intitolato “Città senza paura”, vedeva la partecipazione di Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio di Roma, Eleonora de Majo di Napoli Solidale e Alessandro Luparelli, consigliere comunale di AVS.
Colau ha raccontato come durante il suo mandato a Barcellona, uno dei principali problemi era l’impatto negativo del turismo di massa. “Il turismo va governato”, ha detto, spiegando che il modello attuale è insostenibile. Roma e Barcellona condividono questo problema, con studenti che faticano a trovare una stanza e affitti sempre in aumento. Durante la discussione, Colau ha descritto come ha regolato il settore degli affitti brevi a Barcellona, chiudendo migliaia di appartamenti illegali presenti su Airbnb e riportando sul mercato gli alloggi per i residenti.
La lotta contro le grandi piattaforme digitali
In alcuni quartieri di Barcellona, c’erano più letti disponibili per turisti che per residenti, il che causava un aumento esponenziale dei prezzi degli affitti. Questo fenomeno, noto come overtourism, può essere regolato, secondo Colau, agendo come amministratori pubblici per equilibrare il mercato. Durante il suo mandato, Barcellona ha creato un piano regolatore per il turismo e ha chiuso migliaia di appartamenti non conformi affittati attraverso piattaforme digitali.
Colau ha sottolineato come le piattaforme digitali come Airbnb generino enormi profitti senza spesso pagare le dovute tasse, creando speculazioni. A Barcellona, è stato fissato un tetto agli appartamenti turistici e sono state imposte multe salate per garantire il rispetto delle regole. Inoltre, Colau ha spiegato che ha costruito una rete di città per condividere buone pratiche e affrontare collettivamente questi giganti digitali, evidenziando l’importanza di una sorta di “sindacalismo delle città”.
Il municipalismo e la lotta politica a livello locale
Interrogata sul potere delle città di cambiare le cose, Colau ha difeso il municipalismo, l’idea che la realtà possa essere cambiata a partire dalle città attraverso pratiche democratiche e solidali. Sebbene le città abbiano limitati poteri legislativi, Colau ha dimostrato con il suo operato che è possibile fare molto. Quando Barcellona ha imposto regolamenti sul turismo, molti avevano espresso scetticismo, ma ora quegli stessi regolamenti sono studiati a livello europeo.
Colau ha anche parlato delle iniziative prese contro gli sfratti a Barcellona, nonostante la legislazione sulle evizioni sia di competenza nazionale. Grazie a un servizio di mediazione e ricerca di soluzioni alternative, migliaia di sfratti sono stati bloccati. Per Colau, la politica locale ha un ruolo essenziale e non può limitarsi a dire “non si può fare” o “non è nostra competenza”.
Concludendo il suo intervento, Colau ha sottolineato l’urgenza di affrontare questioni globali e locali con creatività e determinazione, dimostrando che anche a livello municipale si possono fare grandi cambiamenti per il bene comune.
Attualità
Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!
L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.
Scopri le Dinamiche Nascoste
Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.Un Caso che Appassiona
Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.
In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.
Attualità
Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!
L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.
Una storia che affascina il mondo
Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.L’audizione top secret
Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.
Prossimi passi nell’ombra
Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.
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