Attualità
Jorge possedeva un notevole patrimonio, non si tratta di suicidio

Gli agenti della Polizia di Stato indagano sulla morte di Jorge Adrian D’Alessandro, l’uomo di 38 anni trovato morto alla Magliana la scorsa settimana. L’uomo si sarebbe suicidato, ma alcuni elementi sono da chiarire.
Le Circostanze del Dramma
S’indaga sulla morte di Jorge Adrian D’Alessandro, l’uomo di trentotto anni precipitato la scorsa settimana da un palazzo occupato di via Impruneta alla Magliana. Gli agenti della Polizia di Stato vogliono approfondire quello che a prima vista è stato classificato come un suicidio, con il 38enne trovato in fin di vita in un’aiuola del palazzo. D’Alessandro era arrivato dall’Argentina solo pochi giorni prima: doveva lavorare, e intanto si era sistemato in una stanza nel palazzo, insieme ad altri connazionali. C’è chi dice però che l’uomo, prima di precipitare, avrebbe litigato con qualcuno. Alcuni testimoni parlano di urla, che si sarebbero sentite proprio poco prima che D’Alessandro cadesse nel vuoto.
Elementi Sospetti
C’è poi un altro elemento che ha dato da pensare agli investigatori: il corpo del 38enne era riverso in terra a pancia in sù, con il braccio girato dietro la testa. Una posizione anomala in caso di suicidio, che i poliziotti vogliono approfondire. D’Alessandro, che non ha mai ripreso conoscenza, è morto poco dopo l’arrivo in ospedale.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, amici e familiari di Jorge Adrian D’Alessandro hanno dichiarato che l’uomo aveva diversi soldi con sé, circa 9mila dollari in contanti. “Jorge aveva con se parecchi soldi, se la polizia li trova è un suicidio. Se non li trovano allora è un omicidio”, le loro parole, riportate dal quotidiano romano. “Era arrivato a Roma da poche ore, dopo essere stato in Spagna a trovare il fratello. Aveva novemila dollari. Difficile immaginare che abbia fatto tanta strada per andare a togliersi la vita, e in questo modo. A tutti noi aveva detto che era in vacanza e che era in un hotel a Trastevere, non in una casa occupata in periferia. Qualcuno lo ha ingannato”.
Attualità
Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

Era il 21 agosto quando il Leoncavallo è stato definitivamanente sgomberato dopo ben 133 rinvii. Una cosa mai vista per un normale cittadino, ma il caso del centro sociale più famoso d’Italia è stata soprattutto una cosa politica. protetta dalla sinistra con il consenso degli amici degli amici.
Sulla questione è intervenuto l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci,
“Il Leoncavallo andava sgomberato. Anzi mi stupisce che ci siano voluti 31 anni perché in uno Stato libero e democratico non può sopravvivere alcuno spazio di illegalità, alcuno spazio dove la sopraffazione e la prevaricazione dominano sullo Stato e sull’ordine costituito. Quindi non so se si possa chiamare cultura quella che è stata effettuata o creata all’interno del Leoncavallo”.
Queste le parole dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che si è occupato del recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano.
“Certo che era uno spazio abusivamente occupato e visto che l’articolo 42 della Costituzione tutela la proprietà privata, andava sgomberato al più presto”, ha proseguito Vannacci, “Nessuno vuole togliere spazi alle persone che li cercano, ma i famosi antagonisti o alternativi lo facciano, ma non alle spese della società. Lo facciano a spese loro, si affittino un capannone, paghino le bollette, pagano i costi e facciano gli alternativi con i propri denari”.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
-
Meteo6 giorni ago
METEO ROMA – Allerta arancione in 5 regioni. Sul Lazio allerta gialla
-
Roma e dintorni6 giorni ago
Roma, guida turistica muore al Colosseo per un malore
-
Roma e dintorni6 giorni ago
West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi
-
Meteo6 giorni ago
Temporale a Roma. 100 interventi da parte dei vigili del fuoco