Attualità
1° maggio, ma siamo sicuri che i sindacati difendono i lavoratori, oppure un partito politico?

Domani è il primo maggio e come vuole la tradizione è la festa dei lavoratori, la festa di chi lavora onestamente e che deve – tra mille difficoltà – cercare di garantirsi un futuro migliore per la propria esistenza e per la propria famiglia.
Ma la domanda sorge spontanea: “Siamo sicuri che i sindacati CGIL CISL e UIL tutelino veramente i lavoratori, oppure lo fanno soltanto a parole, ma non nei fatti?
In base ai dati della comunità europea, in Italia gli stupendi negli ultimi anni sono aumentati del 1% rispetto al 32% della media OCSE.
Cosa hanno fatto i sindacati per tutelare chi lavora nei cantieri? Cosa hanno fatto per garantire la paga minima che in Italia non esiste? Cosa hanno fatto per chiedere maggiori tutele per i rider? Cosa hanno fatto per mettere come giorno festivo la domenica lavorativa nei supermercati? Niente!
La verità spicciola, quella del popolo, quella di un semplice giornalista che per anni non è stato pagato per scrivere, per poi essere retribuito 1 euro l’ora, pur di continuare a coltivare il suo sogno, è che – se venite sopratutto in periferia a Roma – il 100% delle persone comuni ti diranno (questa è la percezione comune), che i sindacati non fanno praticamente nulla per i lavoratori, a meno che non ti iscrivi all’associazione, autorozzandoli a prelavare l’uno percento dal tuo conto bancario, oppure non si muovino i partiti legati alla sinistra per screditare il governo di turno vicino al centrodestra.
Susanna Camusso dove sta ora? Dopo 10 anni alla guida della CGIL. Ora è senatrice del Partito Democratico. Landini invece che fa? Difende veramente i lavoratori oppure difende gli interessi di un certo partito politico, con la promessa non scritta che anche lui un giorno entrerà nel partito che muove le azioni dei sindacati in Italia?
Attualità
Il Fentanyl arriva alle porte di Roma. Arrestato spacciatore

Il Fentanyl arriva alle porte doma. Notiziai di pochissimi minuti fa è che la Guardi di Finanza ha arrestato uno spacciatore a Castelli Romani perché in possesso della potentissima droga che sta facendo più danni della grandine, soprattutto in America.
Un quantitativo di 28 compresse di “fentanyl-effentora” è stato sequestrato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma in un’abitazione di Ariccia, nella disponibilità di un giovane pregiudicato.
L’uomo era da qualche giorno tenuto d’occhio dalle “fiamme gialle” della Compagnia di Velletri che, raccolti sufficienti indizi sul suo conto, hanno deciso di irrompere nel suo appartamento, ove è stata rinvenuta la sostanza stupefacente. Nel corso della perquisizione del domicilio dell’uomo è stato anche sequestrato un timbro ospedaliero illecitamente detenuto.
Il pusher è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti e condotto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e, fino al giudizio definitivo, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati. L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto dalla Guardia di Finanza di Roma.
Attualità
Perché il Comune di Roma ha strappato i manifesti della Lega? Nessun stereotipo, è la verità

«Scippi in metropolitana? Finirai in carcere senza attenuanti» e «Occupi un’abitazione? Sarai sgomberato entro 24 ore»: questi sono alcuni dei manifesti comparsi a Roma, realizzati e diffusi dalla Lega, corredati da immagini create tramite intelligenza artificiale. Nel giro di pochi giorni hanno suscitato un acceso dibattito pubblico.
Secondo il partito, l’iniziativa mira a illustrare i punti principali del decreto sicurezza approvato dal governo. A seguito di diverse segnalazioni da parte dei cittadini, i cartelloni sono stati sottoposti all’esame dell’ufficio capitolino competente, che ne ha disposto la rimozione o la copertura entro un giorno, ritenendoli «offensivi e non rispettosi».
Immediata la replica politica: la Lega ha dichiarato di voler intraprendere azioni in tutte le sedi opportune contro quello che considera un atto arbitrario. A sostegno del segretario regionale è giunta anche una nota nazionale del partito, nella quale si annuncia la diffusione di «nuovi manifesti in tutta Italia a difesa della libertà di espressione».
Come riporta il sito della rai, l’amministrazione di Roma, da parte sua, respinge l’accusa di censura e precisa che la rimozione è stata disposta poiché i contenuti non risultavano conformi alle normative vigenti in materia di pubblicità etica e perché riportavano stereotipi su un gruppo etnico. Viene inoltre ricordato che è possibile presentare ricorso. La controversia non si arresta: la Lega fa sapere che sono già in fase di produzione anche magliette da distribuire su scala nazionale.
Sarebbe interessante far vedere a Gualtieri le statistiche sui reati contro il patrimonio per capire che la sua azione del tutto politica, mira a danneggiare un partito contrario al suo, tutelando però chi commette reati.
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