C’è chi si sveglia la mattina con l’ansia per il mutuo, chi con il dubbio se il contratto verrà rinnovato, chi con la macchina da portare dal meccanico…poi c’è Alessandro Gassmann, che apre gli occhi con “senso di colpa e leggermente schifato” dalla propria fortuna. L’ha detto davvero, in una delle sue riflessioni a cuore aperto, mentre parlava del film Mani Nude e della sua interpretazione in una società “violenta, aggressiva e maleducata”.
Che disperazione essere il figlio di due persone intelligenti, aver imparato tanto dal padre, avere talento, successo, e visibilità.
Ma non fraintendete: lui vive cercando di meritarsi questa fortuna.
Nel frattempo, là fuori, il Paese reale continua a fare i conti con stipendi da fame, ma non con la stessa intensità emotiva con cui Gassmann affronta il peso del privilegio. Perché, diciamocelo, non tutti hanno il coraggio di affrontare la vita col senso di colpa del benestante.
L’unico vero problema dell’Italia è la fortuna di Alessandro Gassmann, gli è capitata, e adesso vive in lotta con questo privilegio, portando sulle spalle non solo il cognome, ma anche il dolore di essere nato dalla parte giusta della barricata.